Scossa Ibra sul mondo Milan. Ecco cosa farà: dal mercato alla squadra. Le responsabilità di Pioli. Dentro o fuori
Tocca a lui, ancora una volta, risolvere le problematiche del Milan. Peccato che Zlatan non possa indossare le scarpette da gioco, perché sarebbe stato ancora più utile a lottare nella mischia, ma il “terzo ritorno” di Ibrahimovic avrà ugualmente dei benefici sulla squadra. L’annuncio del rientro dello svedese sotto le vesti di consulente di Gerry Cardinale, ma anche di Furlani e Scaroni, avrà un primo effetto emotivo sulla squadra. Ed è ciò che sperano a Milanello, che il gruppo abbia una scossa in un momento complicatissimo. Il rientro di Ibrahimovic va letto in questo modo. E’ sempre stato un giocatore di eccezionale carisma, e può incidere sulla testa dei giocatori, può aiutarli a superare una fase delicata della stagione. L’aspetto psicologico non va trascurato, anche perché nell’immediato è l’unica cosa che può fare Ibrahimovic.
Ci sarà un dialogo con la società sulle decisioni sportive, quindi di campo, ma anche sul mercato. Ibra darà il suo parere su un giocatore da vendere o acquistare, dall’alto dei suoi 30 anni di calcio giocato. Potrà dare il suo consiglio se puntare su un giocatore piuttosto che su un altro, oppure inserirsi nelle trattative per avere un colloquio con un obiettivo di mercato e convincerlo ad accettare il progetto rossonero. Ibrahimovic, inoltre, va colmare un vuoto dirigenziale in termini carismatici lasciato con l’addio di Maldini.
Poi sarà importante anche dal punto di vista dell’immagine e della diffusione del brand Milan. Il suo mandato includerà la promozione del marchio globale e degli interessi commerciali del Milan e il sostegno a progetti speciali di importanza strategica, incluso il nuovo stadio.
Purtroppo Zlatan non sarà la panacea di tutti i problemi del Milan. E non avrà la bacchetta magica. Non potrà impedire alla squadra di subire gol a raffica, quelle sono cose che toccano all’allenatore. Le responsabilità di Pioli, da questo punto di vista, sono ampie. Ibrahimovic sarà un aiuto, ma non risolverà tutti i problemi.
Il secondo tempo di Bergamo è stato talmente brutto da far venire gli incubi. Squadra messa male in campo tatticamente, ad ogni azione dell’Atalanta i rossoneri hanno rischiato di prendere gol. Una squadra che vuole lottare per il titolo non può subire 18 reti in 15 partite di campionato. E’ un numero spropositato. Gli accorgimenti tattici deve rivederli l’allenatore. La squadra, sin da inizio stagione, non ha equilibrio nella fase difensiva. Si vede ad occhio nudo che ad ogni attacco dell’avversario il Milan può prendere gol. Le uniche belle partite giocate dal Milan sono state quando difesa, centrocampo e attacco hanno giocato belli compatti.
Domani a Newcastle arriverà il primo verdetto della stagione rossonera. Sono tre le opzioni: Milan agli ottavi di Champions, Milan in Europa League oppure eliminato da tutto. Sarà una partita da dentro o fuori per Pioli? La sensazione del club è di voler proseguire ancora con l’attuale allenatore, ma a questo punto sarebbe consigliabile navigare a vista…
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