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Antonini: "Rinnovi continui e stipendi pagati, quante falsità sul Milan. Vincere? Serve Higuain"

ESCLUSIVA MN - Antonini: "Rinnovi continui e stipendi pagati, quante falsità sul Milan. Vincere? Serve Higuain"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 16 giugno 2018, 14:06ESCLUSIVE MN
di Daniele Castagna

Gli occhi del pianeta sono sul Mondiale, ma l'universo rossonero è ancora testa e cuore sulla questione Milan: tra UEFA, un nuovo socio, il mercato da fare ed una stagione futura da affrontare. Per discutere tutte le tematiche del Diavolo, la redazione di MilanNews.it ha intervistato Luca Antonini, ex terzino del Milan con 111 presenze, Campione d'Italia per la stagione 2010/2011 e vincitore della Supercoppa 2011.

Sig. Antonini, una recentissima vita da procuratore sportivo ed i primi trasferimenti portati a termine. Da addetto ai lavori, che idea si è fatto della rovente situazione tra Milan e UEFA?
"Voglio aspettare di vedere cosa succederà. Una mia idea ce l'ho ma non credo sia il momento giusto per esprimerla. Mi fido delle persone che stanno portando avanti questa querelle complicata e sono fiducioso per l'esito finale. Credo che tutto terminerà nel migliore dei modi, per il Milan e per la UEFA".

Diavolo che comunque non si è fatto paralizzare da questo impasse. Mirabelli sta tenendo vivi quotidianamente i rapporti con i vari obiettivi di mercato, per non parlare di tutti i rinnovi che il Milan sta inanellando...
"Sono segnali fondamentali. Significa che ciò che viene scritto su giornali, tv, siti e radio non è vero. Perché se i giocatori rinnovano, sono contenti - e lo so perché parlo con alcuni di loro -, gli stipendi puntualmente pagati e tutte le varie scadenze economiche vengono rispettate, non vedo per quale motivo ci debbano essere questi presunti problemi e continue voci. Credo invece che la società abbia idee ben precise su cosa fare e sulla continuità da fornire al progetto tecnico, sui rinforzi da dare a Rino e sulla progettualità delle prossime annate. A livello di organizzazione, il Milan è sempre una certezza".

Una sicurezza come la permanenza di Romagnoli, legatosi al Milan nel momento in cui le sirene Juventus erano fortissime.
"Questo dimostra la forza che il Milan ancora possiede. Se uno come Romagnoli, pilastro della nuova Nazionale, rinnova, significa che ha ricevuto le giuste promesse economiche e anche tecniche, sulla futura forza della squadra. Dunque un ragazzo accontentato in tutto. A dimostrazione di come la società voglia ripartire da quel nucleo di giovani che potenzialmente potrà dare molto a questo club".

Il gruppo di ragazzi di cui parla, come può essere ulteriormente rinforzato? Quale può essere lo step successivo per entrare stabilmente nel gruppo di pretendenti Champions?
"Credo serva un centrocampista di valore e, soprattutto, un grandissimo attaccante. Per intenderci, uno abituato a segnare piogge di gol stagione dopo stagione. Che non crolli nei momenti importanti, dove serve la rete del campione. Se potessi scegliere un nome, farei quello di Higuain. Gonzalo, come dimostra la sua carriera, ti fa vincere quelle partite in cui sei in difficoltà o quelle costrette sul binario dello 0-0. In poche parole, uno che ti porta a casa i 3 punti praticamente da solo. Campioni da Milan".

Spunto finale sul tuo amico Rino. Una valutazione sul suo lavoro al Milan e quanti margini di miglioramento potrà avere nella prossima stagione?
"Ha fatto un lavoro incredibile, portando mentalità da Milan e cercando di ristabilire le abitudini del vecchio spogliatoio, quello che fu il nostro per capirci. Un modus operandi completamente diverso rispetto a quello visto e vissuto negli ultimi anni pre Gattuso. Partendo dall'inizio poi, potrà basare la squadra sulle sue idee e la prossima stagione avrà una marcia in più".