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Bargiggia: "Il Milan arriva prontissimo all'Euroderby. Ibra? Non credo verrà rinnovato"

ESCLUSIVA MN - Bargiggia: "Il Milan arriva prontissimo all'Euroderby. Ibra? Non credo verrà rinnovato"MilanNews.it
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domenica 7 maggio 2023, 20:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Milan-Lazio e l’imminente derby in Champions League, la redazione di MilanNews.It ha intervistato Paolo Bargiggia, giornalista e opinionista. 

Come giudica il Milan visto contro la Lazio in ottica Champions? 

“Ho visto un ottimo Milan, questa volta molto più in palla. Meno male che Pioli non ha fatto turnover come contro la Cremonese. Ecco, fosse stata messa sempre questa formazione, il Milan avrebbe battagliato di più per lo scudetto contro il Napoli”.

I tifosi rossoneri sono in trepidazione per la presenza/non presenza di Leao contro l’Inter. Il suo giudizio? I rossoneri partirebbero svantaggiati? 

“Leao è meglio averlo che non averlo, ma il Milan della scorsa stagione ha dimostrato di saper far bene sempre e comunque, contro chiunque. A prescindere dagli interpreti. Leao o non Leao, il Diavolo se la giocherà alla pari contro l’Inter”. 

Più specificamente: come arriva il Milan all’Euroderby?

“Ci arriva prontissimo, a differenza di un mese fa. Stesso discorso per quanto riguarda l’Inter, fino a un mese fa non in palla. È un euroderby in cui si sono due squadre che se la giocano perfettamente a armi pari”.

Tra le note positive del match contro la Lazio figura Saelemaekers. Meriterebbe maggiore spazio? 

“Io vedo Saelemaekers ultimamente in grande forma. Ha gamba, atleticamente c’è. Però non è continuo, così come non lo è mai stato in carriera. Per questo motivo Pioli lo ha spesso alternato a Messias e non è mai stato considerato un vero titolare”.

A partità di condizione chi dovrebbe scegliere Pioli? Il belga o il brasiliano? 

“A parità di condizione, io farei giocare sempre il belga. È tecnicamente più completo del brasiliano e ha qualcosa in più”.

Abbiamo affrontato il discorso Leao legato alla stretta attualità sul campo. Fronte mercato invece? Cosa le risulta un chiave ipotetico rinnovo?

“Su Leao la società continua a lavorare, però ogni ottimismo è prematuro. L’aria intorno al Lille non sembra molto favorevole, però intanto il ricorso è ancora in atto. I rossoneri possono soltanto fare da spettatori e trattare su un pezzo di trattativa, ovvero quello legato alle cifre e non globalmente su quello che poi sbloccherà definitivamente l’eventuale rinnovo di Leao, ossia quando sarà chiarito l’aspetto riguardante la multa”

Si parla di cifre già definite: sette milioni all’anno, più due-tre alla firma…

“Non mi risulta siano veritieri. Siamo molto al di sotto. Io sono a conoscenza di sei milioni. So per certo che Leao sta bene al Milan e che, dipendesse da lui, resterebbe. Tuttavia mi risultata che ai rossoneri pare complicato trattare sia con il padre, sia con Mendes. Sono due ossi duri e ognuno persegue i propri interessi. Se tutto però dovesse andare per il verso giusto - con il Lille condannato a pagare la multa - tutto potrebbe evolversi nel verso giusto”.

Ritornando indietro di qualche anno, alle famose “Torte del Bargiggia”, quali percentuali potremmo attribuire rispetto alla permanenza dell’asso portoghese?

“Se dovessi sbilanciarmi, direi che al 60-70% Leao potrebbe restare al Milan la prossima stagione”.

Fronte Brahim Diaz invece? 

“Su Diaz il discorso è molto più complicato rispetto che con Leao. Il rinnovo è fissato a 26-27 milioni e, sin qui, il Milan si è spinto solamente a 20, non potendo fare di più. Al momento, il Real non ha dato riscontri positivi. Lui ha molto mercato in Europa; gli spagnoli potrebbero riprenderselo e rivenderlo in Premier a 40-50 milioni. È una situazione molto confusa”.

Il suo giudizio su Ibra? Lo guarda ancora come calciatore rossonero la prossima stagione?

“Immaginare un futuro da calciatore con Ibra mi fa sorridere. Mi sembra già penoso che da due-tre anni gli venga rinnovato il contratto annualmente. È ormai un calciatore a mezzo servizio, se non addirittura meno. Per carità, ha scritto la storia del Milan e del calcio e ha eseguito una funzione importante in rossonero, specie all’inizio. Una funzione però più didattica e psicologica, rispetto che in termini di apporto reale sul campo. Diciamo le cose come stanno”.

Non le risulta nemmeno in piedi la formula “rinnovo a gettone”?

“Non credo gli verrà rinnovato il contratto da calciatore al termine della stagione. Considerarlo, ora come ora, giocatore in attività è assurdo. Se Ibra riuscisse a superare la paura del: “cosa faccio quando smetto?”, sarebbe il primo a smettere e faciliterebbe ogni cosa. Il Milan si coprirebbe di ridicolo se gli rinnovasse ancora una volta il rapporto con un’eventuale formula a gettone, che piace più al Monza di Berlusconi e Galliani”.

Insomma, quale futuro prospetta per Ibra? Dirigente del Milan? 

“Non lo vedo nemmeno dirigente. Lui è uno che va a caccia, in gita in barca, ha proprietà in tutto il mondo… ve lo immaginate in giacca e cravatta ai sorteggi Uefa? Io proprio no”.