Fascetti: "Il Milan è la squadra da battere. De Ketelaere? Maldini difficilmente sbaglia le valutazioni. E Ibra può ancora essere decisivo"
Mister Eugenio Fascetti, allenatore in passato tra le altre di Bari, Lazio e Fiorentina, ha risposto ai microfoni di MilanNews.it per parlare dell’attualità rossonera e dell’imminente inizio del campionato di Serie A.
Mister Fascetti, il Milan può essere considerata la squadra da battere?
“Sì, e non solo perché ha vinto lo Scudetto. Il Milan ha un impianto consolidato e annovera un sacco di giocatori giovani che hanno tutto per far bene nel campionato italiano. Ci sono poi dei nuovi arrivi, come Origi e De Ketelaere, che ho curiosità di vedere in mezzo al campo”.
Le principali avversarie quali saranno?
“Juventus e Inter anche se la Juve ha perso Pogba per infortunio e come assenza non può certo essere considerata agevole da arginare”.
Tatticamente si aspetta un Milan simile allo scorso anno o più padrone del campo per certi versi?
“La fisionomia può essere cambiata, a prescindere dai giocatori. Io credo che vedremo anche un nuovo volto di questo Milan. Ripeto, è la squadra da battere”.
De Ketelaere che impatto potrà avere sulla Serie A?
“Io personalmente lo conosco pochissimo. Dico solo che è stato cercato con insistenza, Paolo Maldini è uno che difficilmente sbaglia le sue valutazioni…”
Giusto proseguire con Zlatan Ibrahimovic?
“Assolutamente. Ibra può fare bene anche non giocando per la personalità che è stato in grado di trasmettere. Quando poi è in mezzo al campo, nonostante l’età, sa ancora come si fa ad essere decisivi”.
Sandro Tonali è il futuro del Milan e della Nazionale?
“Se ha fatto così bene nell’ultimo anno un motivo c’è. E’ cresciuto sotto l’aspetto tecnico, tattico e della personalità. Insieme a Barella diventerà il perno degli Azzurri, ne sono certo”.
Lo Scudetto cosa dà in più ad una squadra?
“La consapevolezza che si tramuta in forza e personalità. Il Milan ha vinto non per caso, questa squadra merita solo i complimenti. E meritano i complimenti Maldini, Massara e Stefano Pioli perché hanno creato un’orchestra che suona benissimo il suo spartito”.
Intervista di Peppe Gallozzi
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