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Guerri (pres. Boca Barco): “Traorè più pronto di Frattesi e Raspadori"

ESCLUSIVA MN - Guerri (pres. Boca Barco): “Traorè più pronto di Frattesi e Raspadori"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 22 giugno 2022, 18:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Enzo Guerri, presidente del club reggiano del Boca Barco con cui siglò il primo tesseramento italiano Hamed Traorè, ha parlato ai microfoni di MilanNews.it proprio dell’operazione che potrebbe portare l’attuale centrocampista del Sassuolo alla corte di mister Stefano Pioli per la prossima stagione sportiva.

Guerri, di fatto siete stati voi a scoprire Traorè?

“Più precisamente siamo la prima società che lo ha tesserato nella stagione sportiva 2014-2015. Scendendo nei dettagli, il suo tesseramento fu validato il 10 gennaio anche se prima erano state istruite tutte le pratiche”.

Avevate intravisto sin da subito le potenzialità del grande giocatore?

“A dir la verità, in quella stessa squadra, emergeva inizialmente di più Amad Diallo (oggi ai Rangers ma di proprietà del Manchester United) che era un 2002. Sicuramente erano i due giocatori con qualcosa in più degli altri, si capiva. Il Milan, ironia della sorte, a quel tempo era più orientata su Diallo mentre su Traorè c’erano la Juventus, l’Atalanta, la Fiorentina, l’Empoli (società con la quale completò la trafila gioanile) e il Bologna. Traorè, più di Diallo, ha avuto una crescita esponenziale incredibile”.

Pensava potesse essere, nel giro di qualche anno, accostato al Milan campione d’Italia?

“Inizialmente fece difficoltà poi, con il passare del tempo, intravedemmo tutte le sue qualità. Può giocare indistintamente a centrocampo e in attacco e fisicamente è più che pronto ad una squadra di alto profilo. Sento spesso parlare di Frattesi, Raspadori ma ritengo che Hamed sia quello potenzialmente più adatto ad andare sin da subito in una grande squadra”.

È un calciatore da Milan quindi...

“Senz’altro, dove lo metti gioca e fa bene”.

Perché i rossoneri dovrebbero prenderlo secondo lei?

“Ha un modo di giocare molto particolare, è uno dei migliori nell’attaccare la profondità e sfruttare la sua fisicità. Lo scorso anno con mister Dionisi non partì benissimo e fece registrare anche uno scorso minutaggio. Dopo qualche giornata, probabilmente a seguito di un chiarimento, le cose cambiarono e da lì iniziò a giocare e fare la differenza”.


Intervista di Peppe Gallozzi.