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Seba Rossi: "Gigio ha qualità da vendere, mi piace il suo temperamento. Futuro Milan? Sono fiducioso"

ESCLUSIVA MN - Seba Rossi: "Gigio ha qualità da vendere, mi piace il suo temperamento. Futuro Milan? Sono fiducioso"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 15 aprile 2020, 14:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte Intervista di Pietro Andrigo

La redazione di Milannews.it ha intervistato in esclusiva Sebastiano Rossi, grande ex estremo difensore rossonero. Con lui abbiamo parlato del momento del Milan, di Gigio Donnarumma e dell'evoluzione del ruolo del portiere. Ecco le sue parole: 

Lei ha fatto parte di un Milan vincente. Che effetto le fa vedere la squadra rossonera in difficoltà?
"Il Milan è una grande società e ha tantissimi tifosi. E' un momento difficile, sono cicli. Sicuramente il Milan sta lavorando per costruire qualcosa, ma è chiaro che il futuro non si può ipotecare, bisogna vivere il presente, purtroppo il presente non gli sta dando ragione. Io sono comunque fiducioso".

Il presente del Milan in porta è Donnarumma. Quali sono le qualità di Gigio che la impressionano di più? 
"Ha qualità da vendere. E' ancora molto giovane, quindi può e deve migliorare ancora tanto. A me piace molto il suo temperamento, ha carattere e queste sono doti per arrivare in alto sono fondamentali".

Tra gli attuali portieri in circolazione, lei chi apprezza di più?
"A me piace molto Alisson, così come Neuer. Mi piace anche Meret del Napoli".

Tra le sue gioie più grandi gioie da calciatore c'è sicuramente la vittoria della Champions League del 1994. Che ricordo ha della finale di Atene contro il Barcellona?
"Tenere in mano la Coppa e accarezzarla è stato un momento bellissimo"

C'è qualche aneddoto particolare su qualche suo ex compagno di squadra al Milan? 
"Ne ho davvero tanti. Ricordo tutti con piacere, ho avuto un bel rapporto con loro".

Il ruolo del portiere è cambiato tanto negli ultimi anni. Cosa ne pensa dei compiti da regista del portiere moderno?
"C'è stata un'evoluzione del ruolo. Io ho vissuto in prima persona il cambio di regolamento. Noi , all'epoca, non eravamo preparatissimi a fare il torello e a giocare tanto il pallone con i piedi, mentre negli ultimi anni il portiere viene preparato su questo aspetto fin dalle giovanili".