...Non sottovalutiamo l'appello del professore: un Milan con linfa nuova e vecchie abitudini
Il pensiero espresso da Clarence Seedorf dopo la sconfitta rossonera al Camp Nou è stato senza alcun dubbio il punto più alto di una serata disastrosa.
Il numero 10 del diavolo ha mostrato per l’ennesima volta tutta la sua immensa classe, se in campo non è stata sufficiente a garantire il passaggio del turno, davanti alle telecamere l’olandese ha dispensato le solite perle di saggezza e stile.
Il professore è salito in cattedra per l’ennesima volta, si è preso la responsabilità di farsi portavoce massimo del pensiero di casa Milan, ha espresso il rammarico per una conduzione di gara insoddisfacente, ma ha sottolineato con tutta l’onestà intellettuale che lo contraddistingue la superiorità blaugrana.
Esempio di professionalità, Clarence Seedorf ha voluto porre un freno alle lamentele, ha chiesto meno polemiche e più impegno sul campo, ha chiesto al Milan di tornare ad essere superiore dentro e fuori dal rettangolo verde, di tornare ad essere quell’esempio di gioco e lealtà che è sempre stato.
Fra le righe di un discorso responsabile e garbato, tutta la grinta del campione ferito, tutta la voglia di riscatto di chi ha visto il Milan primeggiare e spaventare gli avversari come oggi riesce solo al Barcellona di Guardiola.
L’indiscusso leader dello spogliatoio rossonero ha lasciato trapelare un appello alla dirigenza, ha ammesso che il Milan non poteva affrontare il Barcellona meglio di così, che la squadra rossonera deve accettare i propri limiti e rendersi conto che per primeggiare in Europa ci vuole una qualità che i rossoneri attualmente non hanno. La sintesi di questo pensiero è che, se il Milan vuole tornare in vetta al continente come accaduto per ben 7 volte nella sua storia, si necessita di un restyling, ci vogliono investimenti ed una rosa all’altezza di affrontare i catalani ad armi pari.
Rinnovamento e ritorno al passato, sul mercato come nelle pubbliche relazioni, il diavolo ha bisogno di rinnovare antichi fasti con innesti dal peso specifico importante, acquisti di qualità, calciatori capaci di fare la differenza e di tenere testa alle migliori d’Europa.
Il Milan deve ritrovare quella superiorità che l’ha reso il club più titolato al mondo, deve ritrovare serenità e stile, deve ritrovare una rosa all’altezza del suo passato, deve tornare ad essere la formazione temuta e rispettata di un tempo e per farlo ha bisogno di linfa nuova e vecchie abitudini.
Clarence Seedorf, come tutto l’orgoglioso popolo rossonero, chiede che il Milan torni ad essere la squadra che ha dominato il mondo, la formazione che dispensava lezioni di calcio su tutti i più grandi campi d’Europa, Camp Nou compreso.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
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