Calhanoglu spiega l’esultanza dopo i gol: “E’ un morso allo stemma, rappresenta tutta la mia voglia”

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Hakan Calhanoglu ha rilasciato queste dichiarazioni sul suo momento e sulle sue qualità: “Non mi sento un leader, perché in questa squadra sono tutti leader. Bisogna pensare in termini di collettivo, anche se so di poter magari cambiare il corso di una partita perché fa parte del mio modo di giocare. Però si vince e si perde tutti insieme. La mia migliore qualità in campo? Mettere i compagni nelle condizioni di fare bene grazie ai miei assist. Cambiare il ritmo della partita a seconda delle esigenze: a volte può servire anche rallentare e controllare. Credo di avere la visione adatta per capire i vari momenti di una partita. Pregi e difetti fuori dal campo? Sono una persona con una mentalità aperta a tutto. Trovo sia molto importante gustarsi la vita.
E’ una sola e occorre godersela, perché domani magari potrei non esserci più. Non mi trovo grandi difetti, nel senso che non penso mai alle cose negative, sono un positivo di natura. Diciamo, molto banalmente, che non voglio mai perdere: è un difetto?”. Il turco ha poi spiegato la sua esultanza dopo i gol: “Quando esulto con lo stemma in bocca è un bacio o un morso? E’ un morso, perché i baci li mandano tutti, ma io non intendo farlo. Io in campo non bacio: mordo. Il bacio rappresenta amore, il morso invece la voglia. Quindi rappresenta me”.

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