Gattuso in conferenza: "Brucia perdere una partita così, la responsabilità è mia. Il calo è stato solo mentale"

Gattuso in conferenza: "Brucia perdere una partita così, la responsabilità è mia. Il calo è stato solo mentale"MilanNews.it
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 25 agosto 2018, 23:29Le Interviste
di Fabio Anelli

Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa dopo la partita contro il Napoli: “Per come vogliamo giocare, per il calcio che vogliamo esprimere, un errore ci sta. Dopo il 2-1 siamo scomparsi, la difesa non si è comportata male. Abbiamo fatto una pressione ultra offensiva che non è nelle nostre corde. Dopo il 2-1 non abbiamo capito nulla. Ieri avevo detto in conferenza che volevo vedere una squadra che non spegneva la luce ma dopo un errore ci è scappata la partita dalle mani. Non dobbiamo buttare partite come oggi”

Sui complimenti di Ancelotti: “Ne avrei fatto a meno, brucia. Fare una partita così e non portare punti a casa, brucia. Portare punti poteva dare morale. Essere sopra di due gol e perdere è una mazzata. Non basta solo giocare bene, serve riuscire a lavorare meglio. Non è questione che manca un leader. Ci sono quattro giocatori che comandano i centrocampisti e un portiere che comanda la difesa. La responsabilità è mia che alleno la squadra”

Su Higuain: “Higuain ci dà qualità. Oggi non lo abbiamo mandato spesso negli ultimi venti metri, ma quando passa la voglia dai suoi piedi ci dà qualità. È fondamentale per noi. Se possiamo migliorare e cercarlo di più dico si, ma prima del 2-1 era quello che dava qualità. A livello di occasioni, possiamo migliorare”

Su come raggiungere la Champions: “Per vincere una competizione europea, come l’Europa League, serve essere forti ma anche fortuna nei sorteggi. Noi abbiamo il dovere di migliorare il sesto posto della passata stagione. La società mi ha messo a disposizione giovani di talento e una squadra importante. Quando arrivano i calciatori e vuoi giocare con determinate caratteristiche serve tempo. Bakayoko ancora riceve palla con le spalle girate, serve tempo e contemplare gli errori. Sono sicuro, e contento, della squadra a disposizione. Preferisco arrivare in Champions con il campionato, l’Europa è difficile”

Sul top player del Napoli: “Faccio fatica a pensare ai miei problemi, come faccio a rispondere? I napoletani si dimenticano quello che hanno passato negli anni, il Napoli ha fatto 260 punti e ha venduto poco. È una squadra forte, che parte dai 90 punti dell’anno scorso e all’80% ha le stesse caratteristiche di Sarri. Penso che la differenza la fa la squadra, la mentalità e l’organico che gioca un calcio bello e a memoria”

Sul calo nel secondo tempo: “Non ci sono stati cali, solo mentale, il braccino da tennista. Abbiamo preso il primo gol su un errore. È stata la dinamica della partita, è andata su un binario che non volevamo. Fino a quando siamo stati in partita, c’è stata una squadra che sapeva assorbire. Alla fine ci siamo allungati, abbiamo dato linee di passaggio al Napoli, abbiamo giocato a campo aperto e qualcosa viene sempre fuori”