Ibra, parla l'esperto medico Zanon: "Difficile pensare ad un recupero prima di quattro settimane. Stanchezza fattore determinante"

Ibra, parla l'esperto medico Zanon: "Difficile pensare ad un recupero prima di quattro settimane. Stanchezza fattore determinante"MilanNews.it
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sabato 19 dicembre 2020, 10:30Le Interviste
di Pietro Andrigo

Dopo la brutta notizia riguardante l'infortunio di Zlatan Ibrahimovic la 'Gazzetta dello Sport' ha contattato Giacomo Zanon, responsabile del reparto di traumatologia dello sport dell' Ospedale San Matteo di Pavia, per capire l'entità del problema fisico del campione svedese. Queste le sue parole: "La soffusione emorragica è è una piccolissima raccolta di sangue, il che significa la rottura di alcune fibre del tessuto muscolare. Quindi se è presente sanguinamento non è proprio una lesione lieve. In una lesione lieve abbiamo una reazione infiammatoria. Se c’è sangue significa che qualcosa si è rotto. Poi a mio parere è bene spiegare che il soleo non c’entra con il polpaccio. Il polpaccio è formato dai gemelli, il soleo invece è uno dei muscoli che compongono la loggia posteriore della gamba, fondamentale nella fase di spinta del passo". 

Sul precedente infortunio: "Un nesso con il precedente infortunio? Ci può essere, legato al fatto che l’atleta ha comunque avuto un periodo di relativa inattività. Non ha giocato né si è allenato regolarmente, ha dovuto fare delle terapie. Dunque un minimo di indebolimento generale l’ha avuto. Direi che il fattore più importante sia la stanchezza dovuta agli impegni ravvicinati. Perché giocando due partite a settimana a 39 anni la fatica si sente, anche se lui è un highlander. Questi sono sì sono fattori predisponenti".

Tempi di recupero: "Un trauma con sanguinamento è una lesione importante come si diceva. In più, il soleo è il muscolo che guarisce con più difficoltà in assoluto. Difficile pensare che la prognosi possa andare sotto le quattro settimane"