MN - Vecchi racconta la finale del 2003 e Dida: "Era freddo e razionale ma arrivati ai rigori usò il suo istinto"

MN - Vecchi racconta la finale del 2003 e Dida: "Era freddo e razionale ma arrivati ai rigori usò il suo istinto"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 28 maggio 2020, 16:47Le Interviste
di Manuel Del Vecchio
fonte intervista di Pietro Mazzara

Per ricordare la storica finale di Manchester fra Milan e Juventus del 2003 la redazione di MilanNews.it ha contattato Villiam Vecchi, preparatore dei portieri della squadra guidata da Carlo Ancelotti. Con lui abbiamo parlato (LEGGI QUI L'INTERVISTA COMPLETA) di come Dida si sia preparato per la lotteria dei rigori che infine ha consegnato al Milan la Coppa dei Campioni.

Una volta finiti i supplementari, si deve pensare ai tiri dagli undici metri. Come approcciò Dida in quei momenti?
“Abbiamo parlato per circa cinque minuti, dove io gli diedi il mio punto di vista su come si sarebbe dovuto comportare. Gli dissi di non muoversi troppo in anticipo per poter leggere con più chiarezza la traiettoria dei tiri dei giocatori della Juventus. Poi lui era uno molto freddo e razionale, che sapeva ascoltare. Non l’ho mai visto in difficoltà negli attimi prima dei rigori”.

Come avevate preparato, nei giorni prima, l’ipotesi dei rigori?
“Cerchi di studiare i rigoristi delle squadre avversarie prendendo in esame gli episodi che accadono durante la stagione. Ma tendenzialmente è difficile avere un quadro su tutti, anche perché nella Juventus il rigorista era Del Piero. Mancava Nedved che poteva essere uno dei cinque tiratori e se si esclude Trezeguet, sugli altri avevamo pochissime informazioni”.

In quei casi, cosa si fa?
“Ci si affida all’istinto del portiere e all’andamento del momento. Anche perché per la Juventus calciarono giocatori come Birindelli, Zalayeta e Montero oltre a Trezeguet e Del Piero. Quindi lì Nelson fu bravo a intuire le loro conclusioni, dove tutti e tre incrociarono il tiro, rimanendo in piedi fino all’ultimo. Infatti lui prende gol quando ha anticipato il movimento”.