Shevchenko a Sky: "L'Italia una seconda patria. Giroud è molto valido, lo stimo tanto"

Shevchenko a Sky: "L'Italia una seconda patria. Giroud è molto valido, lo stimo tanto"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 9 luglio 2021, 23:41Le Interviste
di Manuel Del Vecchio

Andriy Shevchenko, storico attaccante rossonero e oggi CT dell'Ucraina, è intervenuto durante Calciomercato - L'Originale su Sky Sport. Queste le sue dichiarazioni:

L’accoglienza in Italia: “Fa tanto piacere, volevo ringraziare i tifosi italiani che ci hanno supportato durante l’Europeo. È stato bellissimo rivedere l’Olimpico quasi pieno”.

Cosa rappresenta l’Italia per te? “È una seconda patria, è un paese che mi ha dato tantissimo, la gente è dentro il mio cuore. Grazie di tutto”.

Cosa c’è nel tuo futuro, un’esperienza in un club? “Sicuramente è una cosa che sto valutando. Sono finiti i 5 anni con l’Ucraina, valutiamo con calma il nostro futuro. Mi piacerebbe molto allenare un club”.

Su Giroud: “È un giocatore con grande esperienza, molto valido, lo stimo tanto, lo conosco bene. Dipende da quanta voglia ha. Quando Ibra è tornato al Milan ha dato tanto. Ora lo stesso vale per Giroud, mi piacerebbe vedere un giocatore motivato. I tifosi del Milan si aspettano questo da lui”.

Su Italia-Inghilterra: “È un piccolo vantaggio giocare in casa, conoscendo l’ambiente l’Inghilterra vive di questo grandissimo momento. Sarà una bolgia. L’Italia è abituata a giocare queste finali, gli Azzurri saranno pronti. Durante l’Europeo mi sono sentito con Vialli, ho un bellissimo rapporto con lui. Questo entusiasmo che vediamo dentro la squadra, il rapporto con la gente, l’entusiasmo nelle città… È davvero tutto bellissimo da vedere”.

Che tipo di allenatore è Sheva? “Avete conosciuto un me molto buono, meglio non conoscere il cattivo (ride, ndr). In questo lavoro ogni tanto bisogna essere così. Mi sono ispirato al grande maestro Lobanovsky. Poi sicuramente Carlo Ancelotti, Mourinho, grandi allenatori che hanno vinto tanto”.

Un retroscena di mercato quando andasti al Milan? “Quando Ariedo Braida è venuto a vedermi a Kiev nel post partita l’ho incontrato e lui mi ha regalato la maglia del Milan. Mi ha emozionato, è stato molto importante per me”.