Suma: "Il mio derby al fianco di Claudio Lippi. Sarà una stracittadina-roulette, ma stavolta..."‏

Suma: "Il mio derby al fianco di Claudio Lippi. Sarà una stracittadina-roulette, ma stavolta..."‏ MilanNews.it
© foto di Studio Buzzi
giovedì 13 novembre 2014, 23:30Le Interviste
di Antonio Vitiello

Il direttore di Milan Channel Mauro Suma è intervenuto ai microfoni di SocialCalcioNews.it per parlare del derby di domenica prossima 

Direttore, qual è il suo ricordo più bello riferito al derby di Milano?                                                                       "Due derby, la stessa emozione e lo stesso ricordo. Uno del Mauro giovane: gol di Hateley, 30 anni fa. Molto meglio di uno Scudetto. E poi, con qualche capello in meno, il 2 Aprile 2011. Al pomeriggio telecronaca del derby Primavera in casa dell’Inter a Interello vittoria 1-0 e alla sera telecronaca del derby del 3-0 a San Siro con l’esultanza assoluta e incontenibile di Claudio Lippi al mio fianco. Molto meglio di una Champions".

Ci dica il suo miglior undici di giocatori che hanno giocato il derby...
"Dida; Tassotti, F.Baresi, Nesta, P.Maldini; Savicevic, Rivera, Dino Sani, Kakà; Shevchenko, Van Basten".

Perchè a Milano oggi non si lotta più per lo scudetto?
"Ricordo un derby simile. Era l’andata del 1974-75. Milano aveva due soli giocatori in Nazionale: Zecchini e Boninsegna. Tre anni dopo il Milan vinceva la Coppa Italia e due stagioni ancora dopo la stella, nell’80 vinse l’Inter lo Scudetto e poi andò in Semifinale di Coppa dei Campioni. Cicli". 

Che derby sarà Milan-Inter?
"Sarà un derby-roulette. Palla scheggia impazzita e si ferma dove decide lei, come nel derby d’andata dello scorso Campionato. Quella volta però si è fermata sul numerino sbagliato. Speriamo bene".

SocialCalcioNews si occupa molto di social network: che rapporto ha con Facebook e Twitter e cosa pensi dei social?
"Dai social arrivano tanti spunti, quando nonostante si sia al riparo da una tastiera si conserva il senso di responsabilità e si fanno osservazioni competenti, anche dure ma costruttive nel loro senso critico. Quando invece si decide di essere molesti, diffamatori e volgari, ecco che emerge chiara la necessità di una legislazione della stessa levatura e dello stesso profilo di quella in vigore sulla stampa e sulle pubblicazioni di ogni tipo registrate in Tribunale".