Dopo il colpo Emanuelson, il Milan torna sul mercato

Dopo due pareggi consecutivi con Udinese e Lecce, il Milan riprende il suo cammino in testa alla classifica rispondendo nel migliore dei modi a Napoli e Roma, ma soprattutto allungando di nuovo su Inter e Juventus. Una vittoria sudata al di là del risultato, con i rossoneri in grande difficoltà a causa delle tante assenze sia in difesa che a centrocampo. L’emergenza continua nella zona mediana del campo e l’infortunio alla spalla di Alessandro Nesta, sono però campanelli d’allarme da non sottovalutare, anche in chiave mercato. L’ottima prestazione di Yepes (sottolineata da Ibrahimovic e Allegri a fine partita) è rassicurante ma non potrà sicuramente essere la soluzione finale. La società deve tornare sul mercato, sfruttando quest’ultima settimana prima della chiusura della sessione invernale. Per questo forse tornerà in auge il nome di Mexes, comunque riavvicinatosi alla Roma con cui deve rinnovare ancora il contratto. Attenzione però al futuro di Mimmo Criscito. Il difensore del Genoa potrebbe ricoprire due ruoli nel reparto arretrato rossonero e potrebbe essere utilizzato sia come difensore centrale che come terzino sinistro. Checchè se ne dica, resta un obiettivo della società di Via Turati.
Questo anche perché il nuovo arrivato Emanuelson, come ha chiarito lo stesso tecnico livornese, sarà una pedina in più per il centrocampo e solo all’occorrenza verrà schierato sulla corsia difensiva mancina al posto di Antonini. Chi sa dunque che gli ultimi scampoli di mercato non regalino ai tifosi milanisti nuovi rinforzi. Difficile però che questa volta la premiata ditta Galliani-Braida riesca ancora a muoversi nell’ombra. I soldi sono pochi, quindi bisognerà fare di necessità virtù. Intanto buone notizie arrivano dall’attacco. La prestazione di Cassano, per la prima volta titolare in campionato, è stata positiva nonostante la condizione fisica ancora non ottimale e malgrado le fatiche di Coppa Italia. L’intesa con Ibrahimovic (ancora a segno, sono 17 gol in 26 gare) e con Robinho (instancabile ma ancora impreciso sottoporta) è parsa in crescita e incoraggiante. L’unico a non sorridere là davanti è Pato, cui sono stati concessi solo gli 8 minuti finali. Ma per il Papero ci sarà tempo per riscattarsi…
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