Bianchi: "La vena giovanilista di un Diavolo sempre più europeo"

Dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, Fabio Bianchi si è soffermato sul Milan, o meglio, sul futuro del club rossonero. "Si afferma da tempo - scrive - che, nel panorama del calcio italiano, il Milan sia la squadra con la mentalità più europea. La fama viene dai successi in coppa Campioni dell’era Berlusconi e da una certa attitudine al gioco. Ora, ci possiamo aggiungere anche la gestione. Che guarda alla meglio gioventù. L’imperativo categorico è: costruire sui baby talenti. Come fanno le big d’Europa. Nelle ultime due stagioni il Milan sta mettendo le fondamenta per il futuro.
Nel 2019 ecco Leao, la stagione seguente sbarcano Saelemaekers, Hauge, Dalot, Brahim Diaz. Gli ultimi due in prestito da United e Real e in vena di conferma. E Kalulu dall’Olympique. Ma soprattutto, il 2000 più costoso, Sandro Tonali, l’oggetto del desiderio di tanti. Da poco è sbarcato in prestito dal Chelsea anche Tomori. Non tutti hanno soddisfatto le attese. Come si dice, son ragazzi. Bisogna dar loro tempo".
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