Bianchin: "Alex Jimenez ha messo in fila un paio di ritardi ed è stato ceduto, così come Theo è stato messo sul mercato: ora ci sono stile e regole da Milan"

Luca Bianchin, giornalista, si è così espresso su gazzetta.it sul Milan: "Alex Jimenez in estate ha messo in fila un paio di ritardi non graditi ed è stato invitato a cercare un'altra soluzione, nonostante fosse un giovane di evidente talento e personalità. Theo Hernandez, nella prima fase rossonera un fenomeno ma nell'ultimo anno paradossalmente più dannoso che utile, è stato messo apertamente sul mercato. Tare e Allegri sono uomini di principi e hanno lasciato un segno, pur avendo avuto idee in qualche momento diverse. Tare dal primo giorno ha avuto il grande Milan del passato come riferimento, con la voglia di ritrovare stile e regole da Milan. Allegri con i giocatori scherza spesso ma non è gentile con chi dà un cattivo esempio. E poi ha uno staff allargato, con giovani collaboratori come Magnanelli e Corradi, che nella gestione settimanale aiutano molto. Il risultato è che, per tutti, non ci sono alibi. Il nuovo Milan nasce anche da qui".
ALLEGRI IL TRASFORMISTA
Corto muso a chi? Il nuovo Milan di Max Allegri gioca, vince e si diverte, offrendo prestazioni anche di un certo livello, non solo a livello difensivo ma anche e soprattutto offensivo. Basti pensare che in questo inizio di stagione, comprendendo anche la Coppa Italia, sono 12 i gol messi a segno dalla formazione rossonera in 6 partite, ovvero una media di almeno due marcature ogni 90'. Mica male per un allenatore che si diceva vincesse sempre 1 a 0. Ad ulteriore conferma dell'evoluzione di Max Allegri il fatto che tutta la squadra è coinvolta nella manovra offensiva, come conferma il fatto che in queste prime 6 uscite stagionali sono andati a segno ben 8 giocatori differenti, uno in pratica per ogni reparto. E pensare che questa squadra non ha ancora espresso al massimo il suo potenziale offensivo, visto che da più di un mese deve fare a meno del suo giocatore più importante ed incisivo, Rafael Leao. Oltre a un attacco importante, comunque, il Milan non trascura la difesa, che insieme a quella del Liverpool è quella che ha concesso meno tiri nello specchio della porta (9) nei maggiori cinque campionati europei in corso. Adesso tutto questo dovrà essere messo alla prova prima con il Napoli campione d'Italia e poi con la Juventus, per capire effettivamente di che pasta è fatta questa squadra.

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