Brambati rivela: "Allegri crede moltissimo in Leao e lavorerà per migliorarlo dal punto di vista della continuità"

Brambati rivela: "Allegri crede moltissimo in Leao e lavorerà per migliorarlo dal punto di vista della continuità"MilanNews.it
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Ieri alle 23:20News
di Antonello Gioia

A Maracanà, trasmissione di TMW Radio, è arrivato il momento di Massimo Brambati, ex calciatore e procuratore.

Milan, per Leao può essere Allegri la svolta della carriera?
"Io spero di sì, lui crede moltissimo nel giocatore e lavorerà per migliorarlo dal punto di vista della continuità. Dico anche che potenzialmente avrebbe creduto anche in Theo Hernandez, ma arrivi in un posto dove ti vengono dette delle cose e prospettate alcune cifre e lui non può fare altro che adattarsi".

Parma, che ne pensa di Cuesta?
"Con tutti gli allenatori italiani bravi che abbiamo, anche giovani, andare a prendere lui, che non ha mai fatto l'allenatore, è sempre un rischio. Fare il secondo è diverso dal fare il primo. E' vero che qualche secondo è diventato pure bravo, ma alcuni sono rimasti tali".

Che ne pensa di Chivu all'Inter?
"L'allenatore è stato scelto da Baccin e Ausilio, che non vanno d'accordo con Marotta. Ci sono delle crepe tra queste due parti, è una balla colossale che loro sono venuti a sapere all'ultimo minuto che Inzaghi andava via. Quasi due mesi prima sapevano di una trattativa, la moglie era andata in Arabia a vedere dove sarebbero stati. La verità è che è una scommessa di Baccin e Ausilio Chivu, e Marotta si è tirato fuori. E' una scommessa pagata il giusto, perché i soldi per prendere un tecnico importante non ci sono. Mi dicono che la scelta Allegri era nella mente di Marotta ma non è stata mai portata a conoscenza dello stesso allenatore. Marotta ha sempre avuto il pallino di Allegri, ma stavolta la scelta è partita da altri".

Atalanta, Ruggeri all'Atletico:
"Io ho saputo che hanno cominciato a ridimensionare tutto. Mi sorprende, perché è giovane e puntavano sulla loro valorizzazione. Molto discutibile la scelta dell'allenatore, però...".