Chiariello: "Il Milan non sa chi è: deve anche capire se è una squadra che si è sopravvalutata e che può uscire con le ossa rotte dalle prossime due gare"

Umberto Chiariello, giornalista di fede napoletana, si è così espresso a Radio CRC verso la sfida tra Milan e Napoli: "Per loro, però per loro questa è una partita che eleva il loro tono. Il Milan non sa chi è. E’ una squadra in costruzione con nuovo allenatore, che deve trovare una sua dimensione e deve capire che cos'è: se è una squadra che lotta per entrare in Champions, se è una squadra che lotta addirittura per lo scudetto, se è una squadra che invece si è sopravvalutata e può uscirne con le ossa rotte dalle prossime due. Perché nelle prossime due accade questo: che dopo il Napoli c'ha la Juve e quindi da questo doppio confronto Napoli Juve il Milan potrebbe uscirne ridimensionato. Questo è il problema del Milan, capire in queste due prossime partite qual è la sua dimensione. Per cui una vittoria sul Napoli darebbe quell'abbrivio, quel convincimento che si può lottare ai massimi livelli e diventerebbe un cliente pericoloso.
Ecco perché questa partita diventa importante, non perché Milan-Napoli che da sola accende i riflettori in automatico e che comunque San Siro è comunque un qualcosa che dà lustro, dà fiducia e tutto il resto. Serve perché il Napoli in questa partita che è asimmetrica rispetto alle aspettative e alle conseguenze della partita stessa, va a colpire alla testa il serpente che si snoda ed è il Diavolo rossonero sotto le sembianze della serpe pronta a colpirti. E il serpente lo si neutralizza colpendolo. alla testa. Questo è l'effetto collaterale più importante del fermare il Milan a San Siro, anche solo con un pareggio, già basterebbe e poi se uno non vuol pensare sempre al massimo della vita, che sarebbero tre partite, tre vittorie e grazie, c'è poco da discutere. Firmeremmo tutti per tre partite, tre vittorie. L'obiettivo che secondo me realisticamente il Napoli può portare a casa è fare sette punti in tre partite: pareggio a San Siro e le due vittorie obbligatorie in casa con Sporting e Genoa. Anche lì una bella firmetta non sarebbe da disdegnare. Mai dire mai alla Provvidenza, questo Napoli può far tutto, ma la può anche perdere. E allora finiamo così. Comunque vada restiamo sereni”.

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