Consiglio Comunale, approvati dall’Aula alcuni emendamenti alla delibera della vendita di San Siro

Consiglio Comunale, approvati dall’Aula alcuni emendamenti alla delibera della vendita di San Siro
© foto di Antonello Gioia
Oggi alle 13:10News
di Enrico Ferrazzi
fonte comune.milano.it

Il Consiglio comunale ha approvato con 24 voti favorevoli la delibera sugli elementi essenziali per la vendita del compendio immobiliare comprensivo dello stadio “Giuseppe Meazza”, quale ‘Grande Funzione Urbana San Siro’, ai sensi del vigente Piano di Governo del Territorio, a seguito della proposta presentata l’11 marzo 2025 da A.C. Milan S.p.A. e F.C. Internazionale Milano S.p.A. ai sensi dell’art. 4, comma 13, del d.lgs. 28 febbraio 2021 n.

38 (“Legge Stadi”).
 
Approvati dall’Aula anche alcuni emendamenti alla delibera. 
Innanzitutto quello, votato all’unanimità, con cui si prevede - ferma restando l'applicazione della disciplina prevista dal d.lgs. 36/2023 relativamente ai requisiti di onorabilità - che l'esecuzione di opere, la prestazione di servizi o forniture oggetto del complessivo progetto di intervento, comprese le opere di demolizione e smaltimento rifiuti, potranno essere effettuate unicamente da operatori economici che abbiano adottato modelli organizzativi ex d.lgs. 231/01 nei quali sia prevista una mappatura delle aree di rischio infiltrazione mafiosa (art. 24 ter d.lgs. 231/01) e, quale misura preventiva, l'iscrizione degli operatori stessi e dei propri partner contrattuali nelle ‘white list’ della Prefettura o, in alternativa, l'effettuazione dei controlli antimafia e antiriciclaggio previsti dalla normativa vigente.
 
Con un altro emendamento, l’Aula ha stabilito che sarà una delibera di Consiglio a decidere la destinazione delle risorse derivate dall’operazione, con ‘particolare attenzione a interventi nel quartiere interessato’
 
Altri emendamenti, infine, riguardano: il vincolo a progetti di sostenibilità ambientale di 14 milioni di euro, già a partire dalla prossima programmazione di Bilancio, in aggiunta agli obiettivi di neutralità carbonica da raggiungere in città; la garanzia da parte dell’acquirente sull’adozione di misure per l’accessibilità e l’inclusione e contro ogni forma di discriminazione; il limite di un massimo di 5 milioni di euro del contributo dell’Amministrazione nel caso di eventuali attività di bonifica nel Parco dei Capitani.