Criscitiello: "Giampaolo, la settimana operaia. Il Milan è occasione della vita"

Finalmente ci siamo. Questione di giorni, forse anche ore. La Juventus avrà il nuovo allenatore, il Milan un nuovo organigramma e una nuova guida tecnica. Sostituire Allegri e Gattuso, per un motivo o per un altro, non sarà comunque semplice. Uno ha vinto, anche se non tutto; l'altro ha sfiorato l'impresa accesso Champions, con tutti i guai del caso. A proposito: complimenti a Leonardo, unico uomo sulla terra capace di cadere sempre in piedi. Lascia il Milan e trova il PSG. Sempre così. E' una qualità e ci inchiniamo. Dicevamo di Juventus e Milan, ma anche la Roma che abbraccia Fonseca. Con questa settimana dovremmo, finalmente, chiudere il cerchio panchine. [...] Giampaolo studia da Milan e, nonostante le vacanze, non sta più nella pelle. Un altro Sarri che arriva nelle big dopo tanta gavetta. Riavvolgiamo il nastro.
Cosa è successo nelle puntate precedenti... Sono stato il primo detrattore mediatico di Marco Giampaolo. Da sempre. La mia accusa: un grande teorico a Coverciano, un pessimo pratico in panchina. La fuga da Brescia, il pessimo lavoro di Cesena fino ad arrivare alla Cremonese metà classifica in serie C, prese il posto di Pea, pur di tornare in panchina. Forse Cremona la sua svolta e l'occasione del doppio salto, di tornare in serie A, con l'Empoli per prendere proprio il posto di Maurizio Sarri. Lì è cambiato Giampaolo e, forse, lì è cambiato il mio concetto su questo allenatore che ho sempre ritenuto bravo ma un debole non vincente. Ha preso gli schiaffi e ha reagito, si è rimesso in gioco dal basso e questo va apprezzato. Empoli e Genova per prendersi una big, alla quale era già stato vicino anni fa (Juventus). Ora arriva al Milan ed è l'occasione della vita. I treni passano per tutti. Alcuni li prendono e viaggiano a mille sul binario, altri li perdono, altri ancora li vedono passare e dicono di essere sfortunati. Quello è l'alibi dei perdenti. Il treno Napoli è passato per Sarri che l'ha preso e l'ha fatto diventare un jet privato, è passato per Brocchi, Seedorf e Inzaghi (deragliato), Gattuso l'ha preso, Conte l'ha trasformato in un jet privato, Montella è finito sotto le rotaie, è passato anche per Gasperini che l'ha visto sfrecciargli davanti a Milano Centrale ma era in ritardo e si è dovuto quindi allungare a Bergamo per salire sulla prima carrozza utile.

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