F. Bianchi: "Non solo Ibra. Il Milan torna a pensare in grande"

Sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Fabio Bianchi ha commentato così il mercato del Milan: "Quando il primo nome è Zlatan Ibrahimovic, pensi più che altro a un colpo mediatico, a un gran nome che possa scaldare i tifosi e che, chissà, se va bene ti può anche far svoltare davvero una stagione grigia. Quando il secondo nome è Todibo il discorso, ça va sans dire, è totalmente diverso. Un baby di gran talento, un giocatore in nome del futuro, un tassello per l’impianto che verrà. Ma se poi ci aggiungi tipi come Matic e Haaland, allora il quadro si fa più completo e la sensazione è netta: allora dietro c’è una strategia precisa. Un progetto più chiaro rispetto alle ultime campagne acquisti. Nemanja, il duro dello United, è un centrocampista che ti fa la squadra. E se lo ha detto anche Antonio Conte fidatevi che è vero. Il gigante norvegese del Salisburgo è uno che fa gol a raffica, e potenzialmente potrebbe essere (per caratteristiche, non per le dimensioni eh) un piccolo Vieri. Con questi nomi il Milan vuole mettere eccezionali paletti nelle falle della rosa, ed è un segno della volontà di provare sul serio a fare il salto di qualità per tornare a competere con le altre big storiche, del nostro orticello e non solo.
Se non oggi, domani. Insomma, rientrare nella dimensione più consona al vecchio Diavolo. Per il momento Ibra resta nel limbo del chissà, Todibo e Matic sono ancora nella lista dei desideri, e Haland sembra abbastanza lontano. Bisogna vedere se i desideri diventeranno realtà. Ma le intenzioni sono vere. Ed è questo che conta. Perché il Milan è tornato a pensare in grande".

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