Garlando torna sulla prestazione di San Siro di Modric e De Bruyne: "Il contrasto è forte"

Garlando torna sulla prestazione di San Siro di Modric e De Bruyne: "Il contrasto è forte"MilanNews.it
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Oggi alle 10:10News
di Lorenzo De Angelis

Nel corso del consueto appuntamento con la sua rubrica per La Gazzetta dello Sport, "La Sveglia", Luigi Garlando ha parlato del numero 14 del Milan, titolando: "Il microscopio di Modric": 

"Va fatta la tara del carattere. Luka Modric ha sempre avuto gli occhi svegli di un discolo di strada, con il cappellino da baseball girato sul collo e la fionda in tasca. Kevin De Bruyne, invece, ricorda un bambinone studioso, da primo banco, col broncio anche quando gli riconsegnano il compito di matematica senza errori. Ma, fatta la tara, resta comunque forte il contrasto tra le prestazioni dei due campioni, nell’incrocio di San Siro. Una sensazione nitida: che il croato stesse giocando al parco, mentre il belga stava sbrigando una pratica d’ufficio. Modric è il calciatore di Serie A che ha recapitato più passaggi esatti. Ma finora il suo vero spettacolo è stato un altro: l’entusiasmo. A 40 anni, con un Pallone d’oro in salotto. Forse, per un croato cresciuto nel mito di Boban, è più facile eccitarsi con la maglia del Milan addosso.

Ma probabilmente c’entra anche la stagione scorsa, giocata a piccoli morsi, in spezzoni di Real. Come ordinano le mamme apprensive ai figli malaticci: «Gioca, ma non sudare». Allegri gli ha sfilato la maglia della salute: «Corri quanto, come e dove vuoi». Anche per 90 minuti interi, come da giovane. Si vede che si sta divertendo un mondo. Contro il Lecce lo inquadravano in panchina e rideva anche lì. È la lezione più preziosa per i giovani, non come calcia, ma come vive con passione il suo mestiere. Rita Levi Montalcini, in fuga dai bombardamenti di Torino, portò via una cosa sola dalla sua stanza: il microscopio. Che era il senso della sua vita. Il piccolo Luka è scappato dalla sua guerra con un pallone in braccio. E lo ha fatto diventare d’oro".