Gozzini: "Prima di rimettersi in carreggiata, Gimenez è passato anche attraverso un possibile fuori strada: dalla cessione alla titolarità"

Gozzini: "Prima di rimettersi in carreggiata, Gimenez è passato anche attraverso un possibile fuori strada: dalla cessione alla titolarità"MilanNews.it
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Oggi alle 19:10News
di Antonello Gioia

Alessandra Gozzini, giornalista, si è così espressa su La Gazzetta dello Sport su Santiago Gimenez: "Prima di rimettersi in carreggiata, Gimenez è passato anche attraverso un possibile fuori strada. In estate è stato più volte vicino alla cessione, per poi ritrovarsi la corsia aperta dall'infortunio di Leao. Senza Rafa e con Nkunku ancora da inserire, Gimenez è stato proposto come spalla di Pulisic: spesso generoso ma, almeno fino a due sere fa, assolutamente inconcludente. Titolare senza gol in tutte le prime quattro di campionato: In crescita dal punto di vista della condizione e la mira che sembrava piano piano agglustarsi fino a far centro alla secondo uscita di Coppa, dopo diciannove tiri verso la porta avversarie sommate le conclusioni di tutte le competizioni. E vero che Santi è rimasto a secco ma anche il suo lavoro ha permesso a Pulisic di riempirsi la pancia di cinque gol nelle prime sei partite della stagione. Gimenez lavora per la squadra, cerca la giocata di sponda o impegna i difensori avversari chiamando la profondità".

ALLEGRI IL TRASFORMISTA

Corto muso a chi? Il nuovo Milan di Max Allegri gioca, vince e si diverte, offrendo prestazioni anche di un certo livello, non solo a livello difensivo ma anche e soprattutto offensivo. Basti pensare che in questo inizio di stagione, comprendendo anche la Coppa Italia, sono 12 i gol messi a segno dalla formazione rossonera in 6 partite, ovvero una media di almeno due marcature ogni 90'. Mica male per un allenatore che si diceva vincesse sempre 1 a 0.  Ad ulteriore conferma dell'evoluzione di Max Allegri il fatto che tutta la squadra è coinvolta nella manovra offensiva, come conferma il fatto che in queste prime 6 uscite stagionali sono andati a segno ben 8 giocatori differenti, uno in pratica per ogni reparto. E pensare che questa squadra non ha ancora espresso al massimo il suo potenziale offensivo, visto che da più di un mese deve fare a meno del suo giocatore più importante ed incisivo, Rafael Leao. Oltre a un attacco importante, comunque, il Milan non trascura la difesa, che insieme a quella del Liverpool è quella che ha concesso meno tiri nello specchio della porta (9) nei maggiori cinque campionati europei in corso. Adesso tutto questo dovrà essere messo alla prova prima con il Napoli campione d'Italia e poi con la Juventus, per capire effettivamente di che pasta è fatta questa squadra.