Il Milan al Mondiale in 7: Theo-Giroud per il bis, Leao da star, De Ketelaere per ritrovarsi

Il Milan al Mondiale in 7: Theo-Giroud per il bis, Leao da star, De Ketelaere per ritrovarsiMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 19 novembre 2022, 08:00News
di Antonello Gioia

Sono sette, in totale, i calciatori del Milan convocati per il Mondiale di Qatar 2022: Sergino Dest (Stati Uniti), Simon Kjaer (Danimarca), Fodé Ballo-Touré (Senegal), Rafael Leao (Portogallo), Theo Hernandez e Olivier Giroud (Francia) e Charles De Ketelaere (Belgio); sono rimasti, invece, esclusi un po' a sorpresa dalla competizione Maignan (Francia), Origi e Saelemaekers (Belgio) e Tomori (Inghilterra).

Le tre star
La Francia è una della favorite alla vittoria finale: i Blues puntano al bis iridato dopo il trionfo di 4 anni fa. In Russia c'era già Olivier Giroud che, in quel torneo, risultò assai determinante pur non segnando alcun gol; quest'anno, l'attaccante rossonero, tornato più decisivo che mai nelle ultime due stagioni, si giocherà il posto con Karim Benzema. Deschamps, rispetto alla campagna di Russia, potrà contare anche su una freccia in più: Theo Hernandez, voglioso di dimostrare anche con la maglia della nazionale di essere il migliore al mondo nel suo ruolo. Lavora da star della sua nazionale anche Rafael Leao, fenomeno del Milan che, con l'infortunio di Diogo Jota e la condizione di Cristiano Ronaldo, punta a essere protagonista per scalare sempre di più le gerarchie del calcio mondiale.

Le cinque sorprese
Da leader e capitano, Simon Kjaer proverà a trascinare la sua Danimarca, ricca di buoni giocatori, tra le sorprese del Mondiale, nella cui lista figura anche il Belgio di Hazard e, per ciò che riguarda il Milan, di De Ketelaere; il belga, dopo tre mesi mentalmente e tecnicamente complicati, dovrà sfruttare l'aria di casa per ritrovarsi di testa e di piede, magari figurando anche lui, come la sua nazionale, tra le sorprese della competizione. Proveranno ad iscriversi a tale elenco anche gli Stati Uniti di Dest e il Senegal di Ballo-Tourè, seppur orfano di Mané.