Il Milan sotto la lente

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© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 23 novembre 2019, 13:15News
di Redazione MilanNews
fonte articolo di Luca Paglia

Come lo scorso anno, anche nella stagione attuale alla 12esima giornata di A i rossoneri sfidano la Juventus, e anche in questo caso non conquistano punti. Alla sosta di Novembre il Milan arriva con una posizione di classifica non incoraggiante: 14° posto con soli 13 punti conquistati, generando una media di 1,08 punti a partita.

La passata stagione, nello stesso momento del campionato, il Milan viaggiava a ben altri ritmi: 21 i punti che la squadra di Gattuso era riuscita ad accumulare in 12 partite, con una media punti di ben 1,75 che fino a quel momento valevano il 5° posto in classifica a sole 4 lunghezze dall'Inter terza classificata.

I rossoneri nella stagione 2019/2020, a neanche un terzo di campionato completato, hanno già cambiato guida tecnica con Pioli che è subentrato all'esonerato Giampaolo dopo appena 7 giornate.

Analizziamo dunque i due periodi del Milan nelle 12 partite fin quì disputate.
 

Momento Giampaolo

Breve e da dimenticare l'esperienza al Milan di Giampaolo, che lascia la panchina rossonera dopo un avvio di stagione poco convincente, al primo vero approdo in un big dopo le ultime esperienze alla Cremonese, all'Empoli e alla Sampdoria.

Nei 7 match in cui ha guidato la squadra ha ottenuto 3 vittorie, 4 sconfitte e nessun pareggio; risultati che hanno determinato una media punti fino a quel momento di 1,28 e che portavano i rossoneri ad essere la coda di un mini trenino di 4 squadre (Verona, Bologna, Parma e Milan) che, tutte a 9 punti, si contendevano la 10a posizione.

Con Giampaolo la squadra ha cambiato pelle in varie occasioni: partendo con lo sfortunato 4-3-1-2, che nelle 4 volte in cui è stato utilizzato ha prodotto altrettante sconfitte con uno score di appena 2 gol siglati e 8 concessi, passando poi in due occasioni al 4-3-2-1 con il quale il Milan ha invece vinto entrambe le partite segnando 2 gol senza subirne alcuno, e sperimentando per una sola volta il 4-3-3 nella vittoria contro il Genoa in cui invece il Milan ha segnato 2 reti e ne ha subita 1.

In questo piccolo arco di partite il Milan di Giampaolo ha collezionato una media cartellini di 3,28 per partita: 18 gialli e ben 5 rossi che testimoniano come uno dei punti di forza della squadra fosse fino a quel momento l'aggressività.

Nel complesso dunque la gestione Giampaolo termina con 9 punti conquistati, 6 reti realizzate e 9 subite con una differenza reti negativa: -3.
 

Momento Pioli

Nonostante la vittoria di Genova la dirigenza rossonera decide di cambiare guida tecnica e di scegliere Stefano Pioli per proseguire il campionato.

Prima dell'attuale sosta, il tecnico toscano si è seduto sulla panchina del Milan in 5 occasioni, tutte di campionato, utilizzando sempre lo stesso sistema di gioco: 4-3-3, che ha però generato risultati altalenanti e non troppo soddisfacenti in termini di punti: 4 su 15 collezionabili.

Con questo modulo il Milan è riuscita a realizzare 5 reti subendone 7 (differenza reti -2, simile a quella di Giampaolo), ottenendo 1 vittoria, 1 pareggio e 3 sconfitte producendo un trend di appena 0,8 punti a partita che hanno fatto scivolare i rossoneri all'attuale 14esimo posto in classifica.

Nelle 5 uscite, il Milan di Pioli ha mantenuto l'aggressività vista con Giampaolo prendendo 20 cartellini gialli ma nessun rosso, con una media di 4 a partita, leggermente più alta di quella avuta con il precedente tecnico.
 

Statistiche stagionali

Media Gol e Circostanza delle reti

Dunque, il complesso dei dati che riportano gli andamenti del Milan durante le due guide tecniche, parlano di una media gol molto bassa che è al di sotto di un gol a partita: infatti il Milan finora ha messo a segno 11 reti in 12 partite, che producono una media di 0,9 gol per match.

Delle 11 reti realizzate, è interessante analizzare come: il 45% delle reti (5) siano frutto di azioni manovrate, 3 siano arrivate invece da calcio di rigore (il 27%), 2 da calcio piazzato (il 18%) e 1 è stata causata da un autorete.

Contrasti

I rossoneri hanno però, come dimostra il numero di cartellini ricevuti (38 gialli e 5 rossi), un trend elevato di contrasti a partita. Nel complesso il Milan ha compiuto 180 interventi di contrasto che generano una media di 15 contrasti per partita.

Tiri

Il Milan si conferma una squadra con una discreta produzione offensiva, trovando la via del tiro in media 13,9 volte a partita, ma centrando lo specchio della porta solamente con 3,8 tiri.

Il calciatore della rosa con la media tiri più alta per ogni singolo match è Calhanoglu con 3, seguito a ruota da Piatek con 2,8 e, con maggior distacco, da Suso con 2.

Con riguardo al complesso di tiri effettuati dal Milan, emerge una propensione nel calciare dalla zona centrale del campo, dal quale sono partiti il 57% dei tiri totali, mentre le percentuali delle conclusioni scendono al 24% dalla fascia destra, e addirittura al 18% per quanto riguarda i tiri dalla fascia sinistra.

Precisone passaggi

La squadra ha un elevato tasso di precisione nel fraseggio, infatti l' 84,7% dei passaggi realizzati sono andati a buon fine. Il dato è positivo, considerata la media di precisone passaggi dell'Inter, oggi seconda classificata, che è dell' 85,8%. I calciatori che fanno registrare maggior precisone nei passaggi sono Musacchio e Romagnoli rispettivamente con il 92,3% e 91,9%. Donnarumma e Piatek sono invece coloro che hanno fatto registrare la più bassa media percentuale di precisione, con il 68,9% del portiere e il 73,8% invece per il polacco.

Possesso palla

Nell'arco delle 12 partite disputate i rossoneri hanno ottenuto una buona percentule di possesso palla: rispetto alle squadre avversarie il Milan in ogni singolo match ha tenuto in media il possesso del pallone del 54,2%, quindi in generale con leggera supremazia.
 

Caratteristiche di squadra

Alla luce delle partite fin quì disputate e dei dati raccolti, il Milan ha più punti deboli che di forza.

Punti di forza

Tra i punti di forza c'è il tiro da calcio piazzato, che ha permesso alla squadra di creare numerose occasioni pericolose e di realizzare marcature, e la difesa del vantaggio.

Infatti il Milan nelle 6 occasioni in cui si è trovato a gestire una situazione di vantaggio, è riuscito nel 66% dei casi a portare i 3 punti in cascina, eccezion fatta degli scontri contro il Torino ed il Lecce.

Debolezze

Le debolezze della squadra, come abbiamo visto, si sono invece riscontrate nella finalizzazione delle occasioni da gol, nell'evitare falli nelle zone pericolose del campo, nel difendere in marcatura contro giocatori di qualità, nei duelli aerei (Con la miglior media di duelli vinta da parte di Romagnoli con 2,6 per partita) e negli errori indivuiduali.
 

Stile di gioco

In conclusione, analizzando le partite dei rossoneri, ci si è potuto accorgere di diversi fattori che delineano un tipo di gioco basato su specifiche situazioni:

Il Milan è abituata a controllare la partita nella metà campo avversaria, spesso mediante una trama fatta con maggior frequenza di passaggi corti e tentando spesso la finalizzazione mediante passaggi filtranti.

La media tiri a partita indica una elevata propensione della squadra al tiro che avviene con frequenza simile dalla lunga distanza e dall'interno dell'area.

Infatti i tiri che partono da oltre i 16 metri sono il 47% del totale, mentre quelli che partono da dentro l'area sono circa la metà, il 49%. Il 4% rimanente sono invece le conclusioni dall'interno dell'area piccola.