Lite Ibra-Lukaku, Jacobelli su Tuttosport: "Maleducazione e provocazione, ma non razzismo"

Sulle colonne di Tuttosport, Xavier Jacobelli è tornato a parlare della lite tra Ibrahimovic e Lukaku nel derby di Coppa Italia. Il direttore del quotidiano torinese ha commentato così le accuse di razzismo nei confronti dell'attaccante del Milan: "In questi giorni abbiamo registrato l’immancabile levata di scudi di moralisti un tanto a chilo, strumentalizzatori in servizio permanente effettivo, promotori di hashtag sempre pronti a lanciare campagne di dubbio successo come quella che non vorrebbe Ibrahimovic a Sanremo, in quanto protagonista di un episodio di stampo razzistico. In realtà, si è trattato di ben altro. Un mix di maleducazione e volgarità accelerate al massimo e condite da una tecnica di provocazione usata nei confronti di un avversario per innervosirlo, irriderlo, indurlo a sbagliare, addirittura a farlo espellere, contando sulla sua reazione.
Gli esperti in materia chiamano questa pratica trash-talking e ne individuano l’antesignano in Mohamed Alì. Quanto a Ibrahimovic, egli può essere giudicato antipatico o simpatico, arrogante o indisponente, ma, di certo, non è né un ipocrita né un razzista. Un ragazzo di origini bosniaco-croate cresciuto nel ghetto di Rosengard, a Malmoe, classificato come no go zone (zona ad accesso vietato in quanto ad alto rischio), ha provato sulla sua pelle che cosa significhi la discriminazione".

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