Nuovo San Siro, le indicazioni della Soprintendenza: niente torri e grattacieli, l'hotel va spostato

L'edizione milanese del Corriere della Sera riporta oggi le indicazioni della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio sul progetto del nuovo stadio a San Siro di Milan e Inter: niente torre e grattacieli che possano compromettere la visuale pubblica, spostare quell’hotel che sulla carta è piazzato davanti alle scuderie de Montel e se proprio si vorrà abbattere tutte e quattro le torri elicoidali che sostengono la copertura del vecchio San Siro vengano almeno ricordate con giochi di luci.
Dopo una lunga istruttoria che ha preso in esame la comunicazione di fine lavori, dei collaudi e dell’effettivo utilizzo della struttura, la Soprintendenza ha ribadito che il vincolo scatterà il 10 novembre 2025. Chi non lo pensa allo stesso modo è il Comitato "Sì Meazza" che ritiene lo stadio "inalienabile" in quanto avrebbe già compiuto 70 anni all’inizio del 2025 facendo leva sulle foto dell’epoca che ritraggono i tifosi seduti sugli spalti. Se è come dice la Soprintendenza, il Comune può procedere alla vendita di San Siro e della aree limitrofe a Milan e Inter. Se è come dice il Comitato, il Meazza non sarebbe alienabile, in base al decreto legislativo 42 del 2024 "poiché è una opera di proprietà pubblica, di un autore non vivente, a settanta anni dalla esecuzione".

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