Ordine: "Galliani mai si vantò di proteste o telefonate. Come insegnano gli esperti: si fa ma non si dice"

Il Milan ha protestato ufficialmente per gli errori vistosi di Marcenaro e Fabbri nella gara contro il Bologna di domenica sera. Lo ha fatto sapere l'amministratore delegato del club Giorgio Furlani che, nelle ore successive la partita, ha incassato prima le parole di Gabriele Gravina, presidente FIGC, che ha sottolineato le sviste arbitrali clamorose, e poi la sospensione dei due direttori di gara nel prossimo futuro. Una mossa che ha dei precisi intenti secondo il collega Franco Ordine che ne scrive su Il Corriere dello Sport questa mattina.
Così viene commentata, sul Corriere dello Sport dal collega Franco Ordine, la protesta telefonica di Giorgio Furlani contro gli arbitri: "L’altra chiave di lettura è esterna: esprimere apprezzamento per l’intervento effettuato da Gravina significa rendere palese che il numero uno del calcio italiano ha raccolto e condiviso la protesta ufficiale del club. In altri tempi, magari proprio durante quelli scanditi dalla presenza di Galliani al comando del Milan berlusconiano, sicuramente non mancarono né le proteste e nemmeno qualche dolente telefonata. Mai però l’ex ad milanista se ne vantò sui media perché l’effetto sarebbe diventato un mezzo autogol. Come insegnano gli esperti del mestiere: si fa ma non si dice".
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