Pedullà: "Il nuovo Rabiot è eccellente per il Milan, sta vivendo una seconda giovinezza"

Domani sera ci sarà il ritorno a Torino di Rabiot e Massimiliano Allegri: entrambi hanno vissuto una parentesi importante in bianconero negli scorsi anni. Alfredo Pedullà, in un video sul suo canale YouTube, si concentra sul centrocampista francese. Queste le sue dichiarazioni:
"Rabiot torna domenica sera da avversario, esattamente come Massimiliano Allegri, in casa della Juve. Ma la Juve non vive di rimpianti: la Juve ha fatto una scelta, giusta o sbagliata che sia. Ma se fai una scelta non puoi tornare indietro. Quante scelte hai fatto in passato e poi ti sei pentito? O quante scelte hai fatto e non avresti volute farle cinque minuti dopo? La scelta che la Juve ha fatto di prendere Rabiot a 0 dal PSG, e mi ricordo molto bene quella trattativa, era un’operazione importante come tutte le operazioni a parametro 0 che non comportano l’esborso per il cartellino. Poi io ho sempre pensato che per lunghi tratti della sua vita Rabiot, che è un buonissimo centrocampista quando è motivato, ma che molto spesso è condizionato da vicende extra-campo, molto spesso i soldi hanno frenato la sua carriera. La ricerca avida di soldi… Vi ricordate le situazioni di quando saltò un suo trasferimento in Premier per la felicità di Allegri? Di quando non si parlò di rinnovo per via delle commissioni? Quando si viaggiava di una base minima di 7-7.5 milioni: sono i soldi che lui ha guadagnato alla Juventus in virtù di quel contratto che legittimamente gli hanno fatto. Sapete che se firmi qualcuno a parametro zero e non paghi il cartellino, d’ingaggio prendi qualcosa in più. Però parliamo di 7 milioni, 7.5 milioni.
Da un centrocampista con questo stipendio mi aspetto che faccia il salto di qualità. Non sto assolutamente dicendo che Rabiot abbia fatto male nel corso della sua avventura con la Juventus ma mi ricordo bene i processi rispetto ai soldi spesi, il fatto che non avesse continuità, che lo chiamassero “Cavallo Pazzo”. Fondamentalmente è un centrocampista che se motivato può dare un contributo eccellente. Soprattutto perché la scorsa estate la ricerca avida di soldi secondo me è stata legittimamente messa da parte. Perché pur essendo proprietario del contratto non ha chiesto un ingaggio da 7 milioni, si è accontentato di poco più della metà, e c’è stato un ridimensionamento delle commissioni. Vi ricordo che Rabiot aveva praticamente firmato con la Roma, quando a Walter Sabatini al momento della firma la madre disse: “Ma Adrien sarà titolare al 100%?”. Questo non è un aneddoto, è un fatto di vita vissuta. La trattativa saltò esattamente per quel motivo. Quindi il nuovo Rabiot è eccellente per il Milan, ma è un nuovo Rabiot sotto ogni punto di vista. Non si vive di rimpianti per riempire le pagine o le trasmissioni, è un percorso perso e strafinito. C’è stato un momento nel corso di quest’estate in cui Rabiot è stato proposto anche alla Juventus, la storia è finita lì.
I rimpianti devono appartenere a cose che non hai fatto, non a cosa che non avresti potuto più rifare. Sarà quindi una partita di grandi motivazioni, Rabiot potrà fare la differenza. Sta vivendo una seconda giovinezza, non è anziano, ci mancherebbe. Quando sei dentro i tuoi trent’anni sei ancora giovane. Ma è tutto un film completamente diverso e dal mio punto di vista non deve proporre paragoni e paralleli con il passato. Il passato è passato, la svolta è soltanto legata ad un particolare: i soldi. Non più la ricerca di soldi ma situazioni che si concretizzano velocemente perché ti accontenti del 50% in meno dell’ingaggio e perché non c’è una richiesta assurda di commissioni”.
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