Polverosi: "Modric non sorprende più nessuno, ormai fa solo notizia quando sbaglia un passaggio"
Nel corso del consueto appuntamento con il suo commento per Il Corriere dello Sport, Alberto Polverosi ha parlato di Milan soffermandosi in modo particolare su Luka Modric, che nonostante i 40 anni continua a fare la differenza:
"Luka Modric non sorprende più nessuno, ormai fa solo notizia quando sbaglia un passaggio. Domenica, contro il Verona, è capitato dopo un’ora e qualche minuto. Ci fosse stato Liedholm in tribuna avrebbe raccontato di quella volta che San Siro si alzò in piedi per applaudirlo perché aveva finalmente sbagliato un pallone. Verità o leggenda, San Siro dovrebbe fare lo stesso con Modric.
Dicono: il biondino ha dei piedi che fanno cantare gli angeli (cit. Agroppi). Sì, i piedi, due pennelli, anzi, due chele capaci di agguantare il pallone più ribelle e piegarlo alla loro volontà. Ma la vista? Vogliamo parlare della vista di Modric? Non la visione di gioco, quella è un’altra dote, ma proprio uno dei nostri cinque sensi. La vista periferica di questo fenomeno non ce l’ha nessuno. Su una cartina geografica se punta gli occhi su Parigi al tempo stesso vede Lisbona e Varsavia. Centottanta gradi, da ovest a est mentre guarda nord. Fa paura. Al posto degli occhi ha un grandangolo. Vede il campo intero e, accompagnando questa capacità alla sua innata tecnica, riesce a mettere la palla dove desidera.
Il colpo di esterno con cui si è liberato del pressing veronese, consegnando il pallone a Rabiot al 57', il tocco in area sempre per Rabiot due minuti più tardi, quelli sono momenti altissimi di spettacolo. Beati i frequentatori rossoneri di San Siro che se lo possono godere dal vivo in ogni partita. Modric in questa Serie A è il massimo della tecnica, della fantasia, della qualità. Da noi la sua differenza è impressionante. Giocava da dio anche al Bernabeu (tant’è vero che Ancelotti veniva bonariamente insultato quando lo gestiva - per l’età...- portandolo in panchina o togliendolo prima della fine), ma nel centrocampo del grande Real divideva lo scettro con un suo pari, Toni Kroos. In Italia non c’è un suo pari, non c’è un giocatore di quella statura tecnica e con quelle qualità che può garantire sempre lo stesso irraggiungibile livello di gioco.
E’ stato anche fortunato, aver scelto il Milan nell’anno del ritorno di Allegri lo aiuta. Max è un ancelottiano, lo schema lo fa il giocatore e se quel giocatore è Modric non cerca di reprimerne la classe, ma di esaltarla. Date la palla a Luka e poi partite tutti in attacco perché lui la metterà dove nessun difensore può immaginare. C’è il giocatore che fa la partita, c’è l’artista che la nobilita e poi c’è Modric".

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