TMW - Nicolini: "Zinchenko sostituto di Theo? Non so. Il francese è offensivo, Oleksandr è più un jolly"

TMW - Nicolini: "Zinchenko sostituto di Theo? Non so. Il francese è offensivo, Oleksandr è più un jolly"MilanNews.it
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Ieri alle 15:30News
di Manuel Del Vecchio
fonte tuttomercatoweb.com

Il Milan punta Oleksandr Zinchenko: salgono le quotazioni del giocatore dell'Arsenal soprattutto se dovesse concretizzarsi la partenza di Theo Hernandez sulla fascia sinistra (il francese è puntato dall'Atletico Madrid ed ha già dato il suo benestare al trasferimento).

In esclusiva a TuttoMercatoWeb.com è intervenuto per parlare di lui e di altri talenti che potremmo vedere in Italia e con i quali ha lavorato, Carlo Nicolini. Dal 2004 al 2016 e poi dal 2020 al 2024 ha lavorato allo Shakhtar Donetsk, club dove Zinchenko è cresciuto. Autentico scopritore di tanti talenti, in Ucraina Nicolini ha iniziato come preparatore atletico per poi divenire direttore sportivo al fianco di Dario Srna fino a pochi mesi fa ed in passato ha ricoperto diversi ruoli fra Nazionale turca, Galatasaray, Besiktas e Zenit di San Pietroburgo (attualmente è svincolato).

Carlo, come vedrebbe Zinchenko al Milan, in caso di partenza di Theo Hernandez?
"Il giocatore è importante e d'esperienza, lo dimostra il curriculum. Che sia il sostituto ideale di Theo non lo so: il francese è molto offensivo, Zinchenko è più un jolly capace di ricoprire svariate posizioni. Sappiamo che Allegri ama i giocatori con una certa esperienza, pronti a dire la loro e lui rientra in questa categoria, non sarebbe di certo una scommessa".

Che cosa ricorda di lui allo Shakhtar?
"Era nel nostro settore giovanile, se ne andò molto presto in Russia. Era tecnicamente ben dotato, infatti giocava fra la mezzapunta e l'esterno, con facilità di tecnica, passaggio e tiro. Piano piano nel suo percorso ha trovato quella posizione, riuscendo a toccare il picco massimo al City. Con Guardiola gli esterni sono attaccanti aggiunti e lui è bravo a inserirsi. Ha fatto poi bene anche all'Arsenal. La sua miglior caratteristica è che cambia molto spesso posizione, anche in Nazionale, senza perderci nulla dal punto di vista della tecnica e della visione di gioco che sono importanti".

In questo valzer di panchine, come cambia la gerarchia delle prime della classe?
"Difficile rispondere, dopo i cambi, bisogna capire che mercato ci sarà. Tanti cambi sono stati fatti secondo me non con una grande programmazione dietro, ma per delle situazioni che sono venute a crearsi. Allegri per esempio porta a pensare che il Milan possa rialzarsi, ma bisogna vedere appunto chi gli prenderanno per formare la rosa. L'Inter è stata magari spiazzata ed ha ripiegato su Chivu, la Roma ha preso un grande nome come Gasperini, che bisognerà vedere come si sposerà con la piazza. Vedo tante incognite, vedremo chi lavorerà meglio con le rispettive società".