Pagelle - Leao, un alieno a San Siro. Tonali assistman, Rebic rivedibile
Queste le pagelle di Milan-Lecce
Maignan 6: spettatore non pagante, spesso prova a lanciare Leao direttamente dalla sua area. Sicurezza nelle uscite e palla al piede.
Kalulu 5.5: torna a destra dopo quasi cinque mesi dall’ultima volta e un po’ a sorpresa soffre Banda, almeno all’inizio. Il giocatore del Lecce lo grazia prendendo un palo clamoroso a porta spalancata.
Thiaw 6: tiene bene Ceesay, per il resto non ha particolari preoccupazioni. (dal 59’ Kjaer 6: entra quando c’è da gestire, e gestisce. Riporta la calma in un momento in cui il Lecce sembrava potesse risalire).
Tomori 6.5: praticamente sempre in anticipo, molto preciso negli interventi. Fisicamente sembra essere al top.
Theo Hernandez 6: come sempre bello e cattivo tempo lì a sinistra. L’unico, insieme a Leao, a provare l’azione personale. Sempre sul pezzo, forse un po’ impreciso nei passaggi e nelle scelte offensive.
Tonali 6.5: senza Bennacer tocca a lui essere il regista, oltre che il motore, della squadra. All’inizio ci riesce ad intermittenza, poi il bel cross per il gol di Leao. Finché ne ha, corre ovunque. (dal 59’ Bennacer 6: gestione delle palla e chiusure difensive. Dopo il gol del raddoppio di Leao va con il pilota automatico).
Krunic 6: solita partita ordinata, ma con un neo che rischia di costare molto caro. Sullo zero a zero liscia clamorosamente la palla in area, che finisce a Banda. Fortunatamente l’attaccante del Lecce, da meno di due metri, la spara sul palo.
Messias 5.5: Pioli gli chiede di tagliare spesso dentro l’area, Junior però preferisce rimanere sempre piuttosto largo. Bel lavoro indietro, ma davanti non riesce ad incidere (dal 59’ Saelemaekers 6: si propone e punta spesso l’avversario, ma non serve. Dopo il 2-0 di Leao la partita praticamente finisce).
Diaz 6: nel primo tempo soffre particolarmente le maglie strette della difesa Salentina e non riesce ad entrare in partita. Meglio nella ripresa, quando la partita si accende e aumentano gli spazi. Non riesce comunque a lasciare il segno (dal 79 De Ketelaere 6: entra con un bel piglio, si presenta alla partita andando a recuperare un pallone in area aiutando Kalulu. Sempre alla ricerca di un guizzo o di un gol, ma la partita dopo il 2-0 va spegnendosi piano piano).
Leao 8: un alieno a San Siro. Tutto troppo facile per lui, allora sceglie di fare gol che non fa mai. Prima di testa, per sbloccare la partita, poi di sinistro, al termine della solita cavalcata partendo da centrocampo. Superiorità tecnica e fisica a tratti imbarazzante. (dal 79’ Origi sv).
Rebic 5.5: che si sbatta all’inverosimile è innegabile, ma è altrettanto vero che palla al piede non riesce ad imbroccarne una che sia una. Impreciso, ma lotta.
Pioli 6.5: cambia qualcosa rispetto a Napoli e torna al 4-2-3-1 “puro” con due mediani e un trequartista offensivo. Nel primo tempo la partita è molto chiusa e i ragazzi in campo non riescono a muoverla velocemente come vorrebbe lui. Il Milan la sblocca su uno schema da angolo, evidentemente provato. Poi Leao fa il Leao e il mister può tornare a sorridere anche in campionato. Tre punti fondamentali in ottica corsa Champions.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
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