Pagelle - Partitazo di quasi tutti. Tomori e Rebic strepitosi

Queste le pagelle di Roma-Milan:
G. Donnarumma 7: due parate determinanti su Mkhitaryan, soprattutto la seconda, quando tiene lì, seppur centrale, una conclusione dritto per dritto dell’armeno. Leader vocale della squadra, guida e incita tutti nella fase difensiva. Veretout pesca il jolly per fargli gol.
Calabria 7: 95 minuti di continua tensione nell’uno contro uno con Spinazzola, che Davide vince alla grande nell’arco della partita. È lui a procurarsi il rigore del vantaggio ed è sempre lui a entrare nell’azione del gol vittoria di Rebic, leggendo benissimo il rinvio di Pau Lopez.
Kjaer 7: partitona del danese, che torna a livelli altissimi di rendimento. Sfortunato quando, nel primo tempo, trova il tempo giusto per battere in porta ma il suo colpo di testa si stampa contro la traversa.
Tomori 7.5: semplicemente perfetto. Non sbaglia un intervento, chiude le linee di passaggio, stoppa Borja Mayoral in maniera sontuosa ed è determinante, insieme a Tonali, nel primo tempo su Pellegrini. Nella ripresa sfiora anche il gol dell’1-3 con Pau Lopez che trova il tempo dell’intervento. Difficile lasciarlo fuori.
Theo Hernandez 7: ara la fascia dove Karsdorp non lo tiene mai. Attento anche in fase difensiva, soprattutto nel finale quando si fa fare fallo da Mkhitaryan.
Tonali 6: partita sufficiente di Sandro, che ha saputo leggere bene le situazioni difensive. Importante il suo primo salvataggio su Pellegrini. Deve crescere ancora in fase d’impostazione. (dall’83’ Meite sv).
Kessie 7: eleva ulteriormente la sua prestazione e la mette in modalità presidenziale. Glaciale nel trasformare il rigore del vantaggio e nel tenere alta la tensione della mediana nei minuti finali, quando recupera palloni importantissimi.
Saelemaekers 6,5: una scossa attesa e, finalmente, arrivata. Alexis accende il motorino e torna a fare quelle cose, anche senza palla, che lo aveva fatto diventare un titolare. Legge e premia il movimento di Rebic per l’azione del gol vittoria. (dall’83’ Castillejo sv).
Calhanoglu 5,5: peccato per Hakan, che sembrava aver approcciato bene alla partita, ma senza trovare giocate importanti. Ibrahimovic non gli apparecchia la tavola quando decide di calciare di tacco al posto che mettere Calha solo davanti a Pau Lopez. Esce per problemi fisici. (Dal 46’ Brahim Diaz 5,5: torna in campo dopo tanto tempo e fa fatica a prendere il ritmo della partita. Pioli lo telecomanda per la fase di non possesso. Deve mettere minuti nelle gambe).
Rebic 7,5: un giocatore completamente diverso rispetto a quello di giovedì contro la Stella Rossa. Cattivo, deciso, duro nel prendersi i palloni. In una parola: devastante finché rimane in campo. Il gol della vittoria è di grande bellezza con un movimento a mezzaluna che manda Mancini al bar e un sinistro violentissimo che ha fatto secco Pau Lopez. Esce per un problema alla coscia destra. (dal 67’ Leao 6: alla fine una sufficienza gli va data. Rafa si trova a dover prendere il posto di Ibra in un momento complicato del match. Sfiora il gol del 3-1).
Ibrahimovic 6: spiego. L’errore sul colpo di tacco è da matita blu per la scelta che fa. Però è più dentro l’azione rispetto a prima. Esce per infortunio (speriamo non sia nulla di grave), ma poi fa l’allenatore aggiunto fino alla fine della partita. (dal 67’ Krunic 6: approccia bene la gara, sfiora un gol clamoroso da metà campo. Brivido nel finale quando spazza sui piedi di Mkhitaryan).
All. Pioli 7: rigenera la squadra, dimostra che le voci che giravano su eventuali fratture dentro lo spogliatoio erano infondate o, se avevano un barlume di verità, sono state spazzate via. Azzecca la mossa Tomori e viene ripagato da una grande partita corale della squadra, che torna a creare tanto e a colpire letalmente.

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