Al Milan serve o non serve Kessie? Il dubbio amletico rossonero a pochi mesi dalla scadenza del contratto di Franck

Al Milan serve o non serve Kessie? Il dubbio amletico rossonero a pochi mesi dalla scadenza del contratto di FranckMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
domenica 26 dicembre 2021, 11:32Primo Piano
di Pietro Andrigo

Se Amleto fosse stato un tifoso rossonero, il dubbio che lo avrebbe pervaso maggiormente al momento sarebbe stato questo: il Milan ha bisogno o può fare a meno di Franck Kessie? Se la domanda fosse stata posta esattamente un anno fa la risposta sarebbe stata solo una in quanto l’apporto dell’ivoriano alla causa rossonera era a dir poco essenziale. Ora invece la situazione è diversa perchè nel frattempo una serie di eventi importanti si sono susseguiti e hanno influenzato le prestazioni di Kessie in negativo. Questo, chiaramente, ha fatto riaffiorare alcuni dubbi circa il suo futuro in rossonero che dovrà essere deciso a breve in quanto la scadenza del contratto dell’ex Atalanta è fissata al 30 giugno 2022. La distanza tra domanda, del giocatore e del suo entourage e l’offerta del Milan è ampia e la soluzione, in questo senso, non sembra dietro l’angolo. Un punto d’incontro, tuttavia, dovrà essere trovato al più presto non solo per un’esigenza di programmazione rossonera ma soprattutto per il presente della squadra di Pioli che vuole e deve lottare per importanti obbiettivi indipendentemente dal destino di Kessie.

IL 2021 DI KESSIE - A 5 giorni dal countdown del 2021 i bilanci di un anno o di una stagione vengono giustamente redatti: quello di Kessie è stato in prevalenza brillante per i primi 9 mesi stagionali ma è risultato oscurato da alcune ombre nell’ultimo trimestre di quest’anno solare. La costanza di prestazioni a cui l’ivoriano aveva abituato i tifosi rossoneri nella passata stagione non è stata replicata in questo prima parte di annata e questo, complice la situazione contrattuale del giocatore, ha riportato il 79 rossonero a sedersi sull’altalena di rendimento che lo aveva contraddistinto nei suoi primi anni milanisti. 15 reti segnate in un anno per un centrocampista non possono bollare i suoi 365 giorni come negativi ma di certo le ultime settimane non hanno visto lo stesso Kessie capace di dominare allo Stadium o lo stesso Franck guerriero nel difendere il risultato al Gewiss Stadium. L’inizio di questa stagione ha sì visto un centrocampista dominante all’Olimpico con la Roma o al Wanda Metropolitano con l’Atletico ma anche un calciatore disordinato contro Sassuolo e Inter e nervoso nella partita in casa con i colchoneros. Dondolarsi è divertente se si tratta di un’altalena ma la vittoria, nel calcio, viene raggiunta con la costanza: quella che aveva reso Kessie un pilastro di questo Milan e la stessa che l’ivoriano ha perso, talvolta, nelle ultime settimane.

SERVE CHIAREZZA - Oltre ad una ragione di natura tattica che trova nel centrocampo a due il perfetto sistema di gioco per esaltare le qualità di Kessie, ciò che ha portato alla svolta del suo contributo al Milan è stata una ritrovata serenità generata dall’arrivo di Ibrahimovic e di Stefano Pioli. Non è un caso, quindi, che il sorgere della telenovela circa il suo futuro abbia contribuito a intaccare le prestazioni del 79 rossonero che più che un presidente saldo al comando è apparso come un leader forte ma al tempo stesso dubbioso circa i propri mezzi. È doveroso, quindi, sia per il giocatore che per il Milan che si faccia chiarezza su una situazione che perdura da troppo tempo: la chiarezza nebbiosa con cui Kessie si era rivolto nell’intervista alla Gazzetta dovrà essere sostituita da una lucida verità che porti a capire quale potrà essere il contributo del calciatore al Milan nel presente e nel futuro. Il campionato agguerrito in cui il Milan è protagonista avrà bisogno di un Kessie a pieno servizio, coinvolto nel progetto e sereno: il contrario di questi imperativi, infatti, porterà solo confusione e negatività ad una squadra che invece ha un tremendo bisogno di chiarezza.