C'è un derby prima e dopo Diaz: corsa e giocate, è lui a spaccare in due la partita

Che partita! O meglio: che ingresso in campo! Già, perché stavolta Diaz era stato escluso dall’undici titolare. Al suo posto, infatti, Stefano Pioli aveva pensato - bene? - di inserire Kessie, salvo poi tornare sui suoi passi dopo aver visto all’opera - si fa per dire! - l’ivoriano. Ma Brahim non se l’è certo presa con il mister, al contrario...
Spacca derby
Lo spagnolo è riuscito a trasformare la delusione in carica positiva. Il talento, ovviamente, lo ha sempre avuto, così come il dono dell’imprevedibilità. Che partita, dicevamo... È vero, Maignan ha tenuto in piedi la baracca durante l’uragano e Giroud ha affossato i sogni di fuga dell’Inter, ma è stato Diaz a spaccare in due il match. C’è un derby prima di Brahim, infatti, è uno dopo. Con l’ingresso in scena del fantasista iberico, il Milan, sfruttando anche il fisiologico calo dei nerazzurri, ha cambiato marcia.
Il vero Brahim
San Siro - e ci spiace poco per i cugini - è tornato ad ammirare il vero Diaz. La speranza, ovviamente, è che la scintilla di ieri possa riaccendere la fiamma del suo genio. Perché Brahim è un giocatore unico nella rosa del Milan, è un passo avanti a tutti sotto l’aspetto della qualità. Pioli ha bisogno di lui, del suo estro, della sua adrenalina palla al piede. Il derby può aver ridato la carica giusta a tutto l’ambiente.

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