Calhanoglu, i numeri certificano il suo cambiamento: il turco è sempre più decisivo

Calhanoglu, i numeri certificano il suo cambiamento: il turco è sempre più decisivoMilanNews.it
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mercoledì 22 luglio 2020, 15:30Primo Piano
di Pietro Andrigo

La fiducia, termine tutt’altro che banale, è alla base di qualsiasi tipo rapporto: dal campo sentimentale a quello lavorativo, percepire di essere importanti per un singolo o un collettivo è un’iniezione di fiducia ineguagliabile che incide sull’autostima e sulle prestazioni lavorative. Il mondo del calcio, in questo senso, non è da meno e il recente rendimento di Calhanoglu spiega come il combustibile della fiducia, perpetrato dalla squadra e dall’allenatore nei suoi confronti, abbia contribuito a fare girare il motore del turco su ritmi mai visti prima. 

SPENSIERATEZZA - Nell’equazione delle emozioni è presente una formula quasi infallibile: percepire la fiducia porta come risultato un’impareggiabile spensieratezza che si riversa sulle prestazioni in campo. La dimostrazione di questa regola non scritta, in particolare, è stata ravvisata nelle ultime uscite di Calhanoglu che hanno mostrato un giocatore libero mentalmente e capace di essere decisivo nelle scelte effettuate. Il centrocampista turco ha dimostrato, nelle sue altalenanti stagioni rossonere, di patire la pressione che, nei momenti decisivi, lo hanno spesso portato a compiere scelte di gioco sbagliate. In un mondo come quello del calcio, gestire le tensioni interne e esterne è importantissimo: alcuni calciatori sono predisposti naturalmente a farlo (Ibrahimovic su tutti), altri invece hanno bisogno di una spinta. Ecco, quindi, che proprio lo svedese potrebbe essersi rivelato una sorta di mental coach per il turco, spensierato e decisivo nelle ultime uscite a fianco di Ibrahimovic con cui, tra l’altro, è nata un’intesa importante sia in campo che fuori dal campo. 

CONCRETEZZA - Tra le tante accuse comminate a Calhanoglu nelle scorse stagioni, vi era la poca incisività nell’economia dell’intera stagione. Il turco infatti, in chiave scolastica, appariva come lo studente talentuoso che fatica ad applicarsi e a mostrare le sue qualità. Se le pagelle della prima stagione denotavano qualche insufficienza, quelle della seconda parentesi dopo il lockdown, invece, mostrano voti alti e prestazioni costanti. A certificare l’ottimo rendimento del turco, infatti, non vi è soltanto la visibile crescita in campo ma anche i numeri: in termini di assist, dalla ripresa del campionato a giugno, nessun giocatore ha servito più assist in Serie A di Hakan Calhanoglu (sette, come Alexis Sánchez). Il turco, inoltre, ha servito otto assist in questa Serie A, record per lui in una singola stagione nei cinque maggiori campionati europei. In zona goal, invece, il turco ha segnato 9 gol tra campionato e coppe mostrando grande incisività sotto porta e battendo il suo record personale con maglia rossonera (8 goal nella stagione 2017/18). La spensieratezza mentale si è mostrata in una concretezza tecnico-fisica per un giocatore, come Calhanoglu, che sta crescendo sempre di più.