Inizia l’era Modric. Il figlio della guerra divenuto leggenda

Inizia l’era Modric. Il figlio della guerra divenuto leggendaMilanNews.it
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di Gaetano Mocciaro

Il più grande giocatore croato di tutti i tempi: in sintesi, Luka Modric. Con l'ex stella del Real Madrid il Milan prova a ricalcare quanto successo nel 2020 con Zlatan Ibrahimovic. Anche il campione svedese arrivò a 39 anni e con lui ci fu la scossa che ha portato i rossoneri prima in Champions dopo 7 anni e poi a vincere lo scudetto. Modric è stato chiamato per portare mentalità vincente, carisma, qualità. Chiamato per essere da esempio per i più giovani. Oggi inizia ufficialmente la sua avventura in rossonero: la firma, le meritate vacanze dopo una stagione di oltre 70 partite e poi al ritorno sarà a disposizione di Massimiliano Allegri.

Il figlio della guerra
Nato il 9 settembre 1985 nella frazione di Modrići a Zaton Obrovaćki, in quella che era ancora Jugoslavia, Modric ha visto con i suoi occhi la dissoluzione del Paese, nella forma più crudele: nonno Luka viene giustiziato nel dicembre 1991 assieme ad altri sei civili, a seguito di un agguato dei serbi. La sua unica colpa: essere croato. La famiglia di Modric scappa dal villaggio di Obrovac alla vicina Zara e viene accolta presso il campo profughi dell'Hotel Kolovare. 

I primi calci a Zara, la "palestra" in Bosnia Erzegovina
Luka trova rifugio anche nel pallone, muove i primi passi nella squadra locale dello Zadar per poi passare a 16 anni alle giovanili della Dinamo Zagabria. Ha un enorme talento, ma viene ritenuto troppo gracilino. Meglio mandarlo a farsi le ossa: a 18 anni viene spedito a Mostar, in Bosnia Erzegovina. "Chi gioca lì può giocare ovunque" racconterà anni dopo un affermato Modric, ricordando le spigolosità e la fisicità del campionato bosniaco. Per la cronaca, in quell'unica stagione vince il premio di miglior giocatore del campionato. Non basta però, la Dinamo lo manda ancora un anno in prestito, all'Inter Zapresic, e si assicura il premio di miglior giovane del campionato croato. Quando la casa madre finalmente lo richiama e lo arruola in prima squadra, sono già diversi i club interessati a lui. 

Occasione Samp, affare Tottenham
La Samp, fra le italiane, sembra fare sul serio ma si spaventa davanti alla richiesta della Dinamo: 10 milioni. Damien Comolli, oggi direttore generale della Juventus, non si farà troppi problemi nel 2008 a portarlo al Tottenham per 21 milioni, per poi rivenderlo quattro anni più tardi al Real Madrid. 

Il più vincente di sempre al Real Madrid
Con i blancos un amore lungo 13 anni, tanto da diventare il giocatore più vincente di sempre della squadra più vincente al mondo: 28 titoli. Tra cui 6 Champions League, un record condiviso con Paco Gento, Dani Carvajal. Nacho e Toni Kroos. Ma anche 5 Mondiali per Club, una Coppa Intercontinentale, 5 Supercoppe UEFA. E poi 4 campionati spagnoli, 2 coppe del Re e 5 supercoppe spagnole. La nazionale croata con lui ha conosciuto il punto più alto della sua storia, andando a sfiorare nel 2018 il Mondiale, battuta solo dalla Francia. Della Croazia è il giocatore con più presenze (188) nonché il primo a vincere il Pallone d'Oro, rompendo il duopolio Messi-CR7. Tanto basta per spiegare la sua grandezza.

La nuova avventura al Milan
Contratto di un anno, ingaggio da 3.5 milioni nette, queste le cifre del trasferimento al Milan. Non tutti sanno che il rossonero ha esercitato un certo fascino nei confronti di Modric, che in una vecchia intervista ammise la sua passione per il Milan grazie a Zvonimir Boban. Quale modo migliore per chiudere la carriera?