Con Lovren il Milan guarda anche all'esperienza: ecco chi è il croato temprato dalla guerra a cui pensano i rossoneri

Con Lovren il Milan guarda anche all'esperienza: ecco chi è il croato temprato dalla guerra a cui pensano i rossoneriMilanNews.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 13 giugno 2019, 20:30Primo Piano
di Thomas Rolfi

Che la rosa del Milan non sarebbe stata composta solamente all'insegna della gioventù lo si era capito anche prima delle parole di Gazidis che, però, lo ha confermato direttamente: "Ci sarà il giusto bilanciamento tra giovani di qualità e giocatori che abbiano leadership ed esperienza". Ecco in quale contesto va ad inserirsi l'idea, circolata nella tarda serata di ieri, dell'interessamento del club rossonero per Dejan Lovren. Il difensore centrale croato, protagonista nell'ultimo mondiale, ha trovato poco spazio nella spettacolare stagione del Liverpool e potrebbe essere stuzzicato da un'esperienza in un campionato nuovo come quello italiano. Allo stesso tempo, con l'addio di Zapata e con Caldara fermo ai box ancora per diversi mesi, il Milan necessiterebbe di un paio di rinforzi in quel reparto. L'incognita più grande, però, sarebbe rappresentata dall'ingaggio del difensore centrale, che attualmente guadagna 4 milioni di euro nei Reds.

CHI E' - Dejan Lovren nasce il 5 luglio 1989 da genitori croati a Zenica, città attualmente facente parte della Bosnia-Erzegovina, ma viene costretto a fuggire con la famiglia a Monaco all'età di soli 3 anni a causa della guerra nella ex Jugoslavia. Dopo 7 anni, poi, con la fine del conflitto balcanico, abbandona anche la Germania, in cui aveva iniziato a muovere i primi passi nel mondo del calcio, per tornare in Croazia, stabilendosi a 50 km da Zagabria.

CARRIERA - Cresce nelle giovanili del Karlovac, per poi trasferirsi alla Dinamo Zagabria, con cui esordisce in prima squadra nel 2006, a soli 17 anni. L'anno successivo viene girato in prestito all'Inter Zapresic, con cui gioca due anni, contribuendo alla promozione nella massima serie nella prima stagione e trovando il primo gol tra i professionisti proprio all'ultima giornata. Torna alla Dinamo Zagabria, dove rimane per altre due stagioni, esordendo anche in Champions League all'età di 19 anni e conquistando la prima convocazione con la nazionale maggiore. Nella sessione invernale del 2010, la grande occasione in Francia con il Lione che lo acquista per circa 8 milioni di euro. Con l'OL, Lovren colleziona 102 presenze, diventando uno dei titolarissimi già a partire dalla stagione 2010-2011. Nel 2013, quindi, si trasferisce al Southampton per 10 milioni di euro, in cui gioca una sola stagione e segna 2 gol, di cui uno proprio in una partita vinta contro il Liverpool, che lo nota e decide di puntare su di lui in vista dell'annata successiva. La cifra investita è decisamente cospicua: 25,3 milioni di euro. Diventa un punto fisso dello schieramento di Brendan Rodgers prima e di Jurgen Klopp poi, acquisendo sempre più esperienza in una squadra che cresce insieme a lui. Nella stagione 2017-2018 arriva a giocarsi la finale di Champions League (poi persa con la complicità di Karius) contro il Real Madrid e fornendo anche l'assist decisivo a Manè per il momentaneo pareggio inglese. Nell'annata successiva, dopo un grande mondiale dispuato e perso in finale contro la Francia, perde il posto di titolare nel club grazie all'esplosione della coppia van Dijk-Matip e di alcuni infortuni che lo tormentano, costringendolo a collezionare solamente 13 presenze in Premier League. Grazie alle 3 presenze in Champions League, però, riesce comunque a laurearsi Campione d'Europa.

CARATTERISTICHE - Lovren è un difensore roccioso, dotato di grande forza fisica, che gli permette di resistere ai contrasti. Ciò che balza subito all'occhio del difensore croato, inoltre, è l'impressionante pericolosità mostrata sul gioco aereo, che è praticamente paragonabile a quello di un attaccante, consentendogli di essere un'arma molto pericolosa per le difese avversarie in occasione delle palle inattive. La velocità non è esattamente il punto di forza di Lovren che, però, compensa grazie ad un buon senso della posizione. Ha una grande personalità, che a volte lo porta ad eccedere, come quando i rapporti non propriamente eccelsi con l'ex ct Ante Cacic gli costarono gli Europei del 2016.