CorSera - Milan, unità di crisi dopo il ko di Bergamo: niente rivoluzioni, dirigenti e proprietà si compattano
L’obiettivo è uno e uno soltanto: rimettersi in piedi dopo i cinque schiaffi rimediati a Bergamo. Prima del clamoroso e inatteso crollo con l’Atalanta, la squadra stava trovando coraggio, idee e certezze. Che a questo punto - osserva il Corriere della Sera - si possono recuperare solo attraverso una compattezza di visione e di intenti che al Milan è troppo spesso mancata.
TUTTI UNITI - Insomma, avanti insieme: questa è la parola d’ordine che circola in via Aldo Rossi. L’unità di crisi ha come slogan il concetto di compattezza. Niente dimissioni, niente colpi di scena: ognuno resta dov’è, almeno fino al termine della stagione. Poi si vedrà. Ma fino ad allora si va avanti così, con Gazidis al vertice della piramide decisionale e con Maldini, Boban e Massara a comporre il quadro dei responsabili dell’area tecnica.
NIENTE RIVOLUZIONI - Sarebbe questa, stando a quanto riferito dal Corriere, la decisione di Elliott. Non è ancora il tempo per le rivoluzioni: ora l’unica cosa che conta è provare a raddrizzare la stagione, considerato che ci sono ancora tante partite da giocare. La situazione in classifica non è delle migliori, ma nel calcio tutto è possibile. E con un Ibra in più nel motore le chance di uscire dalla crisi aumenterebbero.
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