CorSport - Il Milan al ritmo di Pioli, un leader "calmo" e un "grande uomo"

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venerdì 13 maggio 2022, 12:00Primo Piano
di Francesco Finulli

Si possono fare tanti nomi per la rinascita del Milan, dal fondo Elliott ai quelli di Maldini, Gazidis e Massara. Si può dire che è stato Ibra a cambiare radicalmente la mentalità della squadra. Si può parlare del talento di Leao e del milanismo di Tonali. Tutte cose vere e che hanno partecipato, insieme ad altri fattori, a creare il Milan di oggi, una squadra in lotta per il titolo. Ma tanti elementi così diversi vanno uniformati, amalgamati e in questo nessuno ha meriti maggiori di Stefano Pioli.

Ritmo storico

Come riporta oggi l'edizione in edicola del Corriere dello Sport, Pioli è il secondo allenatore per media punti conquistati a partita della storia del Milan. Una graduatoria che vede in testa Fabio Capello e dietro all'attuale tecnico rossonero gente come Rocco, Sacchi, Ancelotti e Allegri, tutti mister vincenti dalle parti di Milanello. Nei suoi tre anni in rossonero Pioli ha migliorato sempre di più la sua media punti, a testimonianza del lavoro incredibile che sta facendo: prima 1,84, poi 2,08 e infine quest'anno 2,22 punti a partita. Pioli prepara le partite sempre con grande attenzione ma soprattutto riesce a tirare fuori le motivazioni giuste da ognuno dei suoi calciatori, tanto che sono moltissimi i giocatori rossoneri che hanno trovato un equilibrio o sono esplosi sotto la sua guida tecnica. Pensiamo alla fiducia ritrovata di Calabria o alla stagione impressionante di Kessie l'anno passato. Oppure pensiamo quest'anno alla crescita clamorosa vissuta da Leao e Tonali, uomini simbolo del Milan 21/22.

Leader tranquillo

Nonostante, anche nelle ultime settimane, qualcuno lo abbia definito come un puntualizzatore o un allenatore che si lamenta degli arbitri, la verità è che Pioli è "calmo, un grande uomo", per dirla con le parole di Ivan Gazidis. Nonostante quest'anno Pioli avrebbe potuto a più riprese scagliarsi contro le decisioni arbitrali, molto controverse, ai danni del Milan, la verità è che ha sempre mantenuto un profilo basso se non in occasione del derby di Coppa Italia di ritorno o ancora prima sul gol di mano di Udogie, due situazioni clamorose anche per lui. Addirittura nel post Milan-Spezia quasì consolò l'arbitro Serra in seguito al suo errore che costò 3 punti ai rossoneri, parlando prima delle responsabilità della sua squadra. Pioli è un allenatore dal basso profilo, che ha un grande rapporto con i suoi giocatori e che preferisce il silenzio e il lavoro quotidiano. E i risultati, non a caso, sono quelli che ha raccolto negli ultimi due anni e mezzo. Ora ci saranno 180 minuti in cui verrà fuori la verità ma, comunque vada, il progetto rossonero con Pioli sembra più solido che mai.