Da anello debole a punto di forza: un centrocampo così mancava da quasi una decade

Da anello debole a punto di forza: un centrocampo così mancava da quasi una decadeMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 1 febbraio 2019, 17:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Il mercato invernale non ha portato un nuovo esterno ma gennaio, a livello temporale, ha consolidato un reparto che, da quasi una decade, era universalmente considerato l'anello debole del Milan. Lucas Paquetà veniva indicato una "scommessa", o meglio, un giocatore che sarebbe stato introdotto con estrema calma per farlo diventare un titolare in futuro, magari dalla prossima stagione. Gattuso lo ha messo subito in campo, da titolare, non togliendolo più: cinque gare consecutive da mezz'ala, buona personalità, gran lavoro di raccordo ed in fase di non possesso. Una mezz'ala così mancava al Milan da una vita, non a caso non è più uscito dal campo. Oltre al brasiliano, ovviamente, bisogna registrare gli ulteriori miglioramenti di Bakayaoko, che già stava facendo bene a dicembre, ma in queste ultime settimane è diventato davvero monumentale.

REPARTO DI FORZA - Anche con un Kessie in leggera flessione, il Milan è riuscito ad inanellare prove di una sostanza incredibile in mezzo al campo. Il che, se non supportato da grandi prove dell'ivoriano, sarebbe stato un ossimoro fino a qualche tempo fa. Con una mediana del genere è chiaramente diminuita l'esigenza di un nuovo laterale offensivo, sebbene un innesto di qualità e corsa avrebbe senza dubbio aiutato la comitiva rossonera. Con l'equilibrio raggiunto in mediana e il contributo di Paquetà in fase offensiva la squadra di Gattuso può farcela anche così, soprattutto se gli esterni d'attacco miglioreranno il loro rendimento.

IL RITORNO - Da non sottovalutare, inoltre, l'imminente ritorno di Biglia. In tanti lo indicano come "quarta scelta" del centrocampo vista la prestanza del trio ivoriano-francese-brasiliano, eppure l'argentino resta un un calciatore unico all'interno della rosa milanista. Qualora Gattuso riuscisse a trovare la quadra, potendo ruotare i vari interpreti, ex Lazio compreso, il Milan crescerebbe di imprevedibilità ed efficacia. Il classe '86 potrebbe diventare anche un'ottima carta a partita in corso, per far respirare il reparto ed imbeccare con maggiore precisione i contropiedi, un tallone d'Achille di questa squadra che però è già in fase di miglioramento (vedi primo tempo di Milan-Napoli).