Dall'addio certo al blocco di Elliott: i dubbi del fondo e la volontà di non lasciare nulla al caso

Dall'addio certo al blocco di Elliott: i dubbi del fondo e la volontà di non lasciare nulla al casoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 15 luglio 2018, 15:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Due giorni fa la cessione di Locatelli al Sassuolo sembrava ormai cosa fatta. E lo sarebbe stata se Elliott non avesse avuto le redini del Milan, bloccando un trasferimento sostanzialmente "fatto". Non è detto che le trattative siano saltate, anzi, ma questo impedimento fa capire come i nuovi proprietari rossoneri vogliano vederci chiaro su ogni singola operazione, anche in uscita. Il nativo di Lecco avrebbe portato 11/12 milioni nelle casse rossonere, certamente utili viste le limitazioni del Fair Play Finanziario, ma l'hedge fund non ha dato l'ok decisivo. La cifra incassata ritenuta esigua? Oppure non troppo convincente la cessione di un prodotto del settore giovanile, classe '98, sul quale c'è ancora tempo e spazio per lavorare e per far fruttare i margini di miglioramento.

I DUBBI - Elliott, come sottolineato nel comunicato di "apertura", mira a "riportare il Milan nel pantheon dei top football club Europei". Una mission non facile, tenendo conto della situazione complicata ereditata dalla precedente proprietà, soprattutto in relazione ai problemi con la UEFA. La cessione di Locatelli avrebbe portato (porterebbe) una buona liquidità, ma anche il segnale lanciato non sarebbe poi così illuminante. E' vero che nella scorsa stagione il numero 73 ha interpretato un ruolo da "non protagonista", giocando comunque 33 partite e 1525 minuti complessivi, ma rinunciarci a cuor leggero potrebbe portare ad un considerevole pentimento. Si è parlato di un possibile diritto di recompra, ma finanziariamente riacquistare (ad un prezzo più elevato) un proprio giocatore rappresenta una mezza follia, ed evidentemente il fondo statunitense vuole ragionare su qualsiasi aspetto.

NULLA AL CASO - Si è a lungo parlato di un mercato a "saldo zero" per questa estate, politica che viene applicata da innumerevoli club calcistici. Il tutto ha una perfetta logica se le cifre incassate vengono poi reinvestite per acquisti più funzionali alle necessità della rosa. Locatelli, in un Milan che vede Biglia tra le sue fila, non appare come un "titolarissimo", ma in un discorso di crescita progressiva potrebbe diventarlo (come lo era stato due stagioni fa). Non è detto che la trattativa col Sassuolo non possa riaprirsi nei prossimi giorni o settimane, fatto sta che con questo "blocco" Elliott ha dimostrato di non voler lasciare alchunchè al caso. E la sensazione è che questo controllo verrà applicato anche alle potenziali altre trattative in uscita, dove il fondo avrà sempre (e giustamente) l'ultima parola. Per capire se la pista Locatelli-Sassuolo si riscalderà nuovamente bisognerà probabilmente attendere il 21 luglio, quando il nuovo Milan prenderà effettiva forma dopo l'assemblea a Casa Milan.