Dalle parole di Pioli al gol con la Sampdoria: Hauge può essere l’uomo in più in questo finale di stagione

Dalle parole di Pioli al gol con la Sampdoria: Hauge può essere l’uomo in più in questo finale di stagioneMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 3 aprile 2021, 17:00Primo Piano
di Pietro Andrigo

Il Dna del Milan insegna che alibi e giustificazioni non sono accettate: le vittorie, i pareggi e le sconfitte dei rossoneri arrivano per meriti e demeriti del gruppo squadra. Chiaramente nell’analisi di una prestazione è giusto valutare sia la prestazione dell’avversario che la componente della stanchezza ma nella prestazione dei rossoneri con la Sampdoria, per stessa ammissione di Pioli, c’è stato un problema di atteggiamento mentale. Le lacune di alcuni titolari rossoneri, viste oggi con i blucerchiati, sono state riempite in parte da gregari della rosa rossonera come Kalulu e Hauge. Se il primo è subentrato dimostrando grande impegno come al solito, il giovane norvegese ha dato prova di grande carattere e di una forte volontà nel riscattarsi da alcune settimane difficili.

ATTEGGIAMENTO GIUSTO - Recentemente il mondo del calcio è impregnato di una forte bipolarità nei giudizi sui giovani calciatori: dall’esaltazione a futuro craque si passa velocemente all’affrettato giudizio di flop senza considerare i fisiologici alti e bassi nella carriera di qualsiasi giocatore. Nonostante i dubbi sollevati negli ultimi mesi, a Milanello la fiducia in Hauge è sempre stata presente. Il giocatore ha sempre lavorato con grande impegno e con il giusto atteggiamento, lo stesso mostrato dal momento in cui è subentrato in campo. Hauge non solo ha segnato il gol del pareggio ma è stato tra i giocatori più pericolosi con le cavalcate che, nella prima parte di stagione, avevano fatto sognare i tifosi rossoneri.

LE PAROLE DI PIOLI - Nella conferenza stampa alla vigilia della gara con la Sampdoria, a Pioli è stata posta una domanda sulle condizioni di Hauge. Una questione e una risposta che, dopo il gol del norvegese con i blucerchiati, sembra quasi frutto del destino. Le parole del tecnico, infatti, non solo denotavano comprensione nel momento di Hauge ma anche fiducia: "Ha avuto un appannamento dal punto di vista fisico ma è fisiologico, è arrivato quando la stagione in Norvegia stava per finire ed era più brillante per gli altri. In questi due giorni l'ho visto in buone condizioni”. Fiducia concessa e ripagata da Hauge in campo che, in questo finale di stagione, può essere non solo una risorsa dalla panchina ma l’uomo in più per il reparto offensivo rossonero.