Xhaka visto dalla Svizzera: "Piacerebbe a Ibra. E ha quello spessore perfetto per Allegri"

Granit Xhaka apre al Milan. Il centrocampista svizzero è stato identificato come il futuro perno del centrocampo rossonero. Giocatore fatto e finito che può dare qualità, esperienza e personalità. ne abbiamo parlato con chi da anni è al seguito della nazionale elvetica, il collega Massimo Solari del Corriere del Ticino.
Massimo, Xhaka apre al trasferimento al Milan. Sorpreso?
"Devo essere sincero, un po' mi sorprende. Perché a Leverkusen ha finalmente concretizzato le sue ambizioni di vittoria, cosa che ad esempio non gli è riuscita all'Arsenal dove aveva anche un ruolo importante. Ha toccato l'apice a Leverkusen grazie a Xabi Alonso che lo ha investito nel ruolo di suo alter ego come mente in campo. Vero che la partenza dell'allenatore può averlo invitato a riflettere sul futuro e che al Bayer Leverkusen difficilmente potrà fare di più a livello di vittorie. E magari c'è anche un discorso di famiglia e carriera, riflessioni che vanno oltre lo sport. Diciamo che Milano come meta per una parte quasi finale della sua carriera è affascinante, tra l'altro ha fondato anche un brand di abbigliamento e Milano sotto questo aspetto è perfetta",
A Milano però non farebbe le coppe
"Questa è la cosa che mi sorprende di più. Dall'altra parte potrebbe essere anche una discriminante a favore del Milan, con un Mondiale alle porte che per lui sarà l'ultimo. E potrebbe arrivarci pertanto non spremuto e giocarlo al meglio. Diciamo che se andasse al Milan dal punto di vista della nazionale svizzera sarebbe una buona notizia".
Cosa rappresenta per la Svizzera, Granit Xhaka?
"Rappresenta un giocatore importantissimo. Quando le partite contano, Xhaka è sempre stato un valore assoluto e sicuro. Dopo Euro 2024 hanno lasciato la Nazionale alcuni elementi chiave come Sommer e Shaqiri, pertanto Xhaka ha un ruolo ancor più importante come trascinatore del gruppo. Parliamo del recordman di presenze, un traguardo che difficilmente sarà superato. Sicuramente è un elemento imprescindibile per la Svizzera, per personalità, gioco e carisma. E negli anni ha limato anche alcuni spigoli caratteriali che lo avevano coinvolto in alcune polemiche".
Quanto può dare Xhaka al Milan?
"Ha la personalità per emergere in Serie A senza alcun tipo di problema. E ha quello spessore che può piacere ad Allegri in un contesto che per storia è ambizioso, ma che necessità di fatti concreti in questa fase difficile. Le qualità non gli mancano, in carriera non ha avuto particolari problemi fisici e ci sono le premesse che possa fare bene. Di certo a Ibrahimovic piacerà, data la sua personalità spiccata".
Altro svizzero che piace al Milan è Ardon Jashari. Il Brugge lo valuta tantissimo
"Per l'età che ha e il campionato che ha fatto è uno degli elementi più interessanti. Vero che parliamo del campionato belga e non della Premier League ma è stato eletto addirittura miglior giocatore del torneo, questo significa che le stimmate del grande giocatore le ha. Chiaro che da lui non si possono a oggi chiedere le stesse cose che si chiederebbero a Xhaka".
Sarebbe pronto per un salto in Serie A?
"Non credo che faticherebbe a integrarsi in un campionato come la Serie A. Viene da una formazione svizzera, quindi fisicamente al top come intensità di gioco. E ha delle qualità tecniche non indifferenti. È un giocatore che ti dà tanto volume ma anche tanta qualità con i piedi. A Lucerna era capitano già giovanissimo, un leader in tutto e per tutto. Ci siamo chiesti come mai non fosse stato considerato in Nazionale dato che le prime due partite da titolare le ha fatte in questa finestra di giugno, ma ci aspettiamo possa diventare un giocatore molto importante".
Xhaka e Jashari insieme sono complementari?
"Li abbiamo visti per la prima volta insieme nell'ultima amichevole contro gli Stati Uniti ed è andata benissimo. Chiaro, era pur sempre un'amichevole ma ha dato delle indicazioni interessanti e credo che per qualità e corsa Jashari possa ricoprire un ruolo complementare a Xhaka".

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