Fikayo Tomori, tra presente e futuro l'inglese è uno dei punti fermi di Pioli. E ora il rinnovo con il Milan

Certi proverbi che suonano ridondanti nelle nostre menti sembrano all’apparenza quasi privi di valore. Per certificare la realtà dietro il significato di queste frasi, quindi, servono dimostrazioni pratiche che celebrano l’importanza di concetti quasi scontati. Il proverbio ‘il duro lavoro paga’ ha avuto la recente conferma grazie alle magnifiche prestazioni di Fikayo Tomori che, grazie ad un approccio incredibile, è diventato un indiscutibile punto fermo del Milan. Silenzioso fuori dal campo, prorompente sul terreno di gioco il difensore inglese non solo ha dato prova di essere un grande professionista ma si è guadagnato la certezza di poter essere uno dei difensori più forti del panorama europeo.
MARGINI DI CRESCITA - Ciò che stupisce, soprattuto a fronte delle sue prestazioni, è che Tomori ha ancora ampi margini di crescita. Da quando è arrivato in rossonero, infatti, il difensore inglese non è solo cresciuto in personalità ma soprattutto tatticamente: è puntuale negli anticipi, raramente sbaglia i tempi di un intervento e soprattutto ha guadagnato grande fiducia in fase di impostazione. Il suo grandissimo atletismo lo rende un avversario tosto non solo per gli attaccanti fisici ma soprattutto per quelli veloci considerato che l’inglese dispone di una grandissima rapidità e di un fulmineo scatto nel breve. Se a tutto ciò si aggiunge la grandissima etica del lavoro del giocatore e l’applicazione mostrata in questi mesi rossoneri è facile capire come la crescita di Tomori possa essere ancora ampia: la retroguardia del Milan può e potrà contare su un leader tecnico e morale da grandi palcoscenici. Il classe 97’, quindi, non è solo una certezza per Pioli e la società ma un giovanissimo che può crescere ancora e che certifica come il duro lavoro possa portare dalla panchina al Chelsea a una titolarità indiscutibile in uno dei più grandi club del mondo.
E ORA IL RINNOVO - Il calcio è uno dei terreni di giudizio in cui la soggettività è accettabile e accettata senza compromessi. L’opinione personale su un determinato giocatore, tuttavia, può essere messa in secondo piano a fronte di dati oggettivi e statistiche inequivocabili che certificano la forza di un calciatore. Se Tomori, come anticipato prima, è l’esempio del concetto che ‘il duro lavoro paga’ è anche grazie al talento puro di cui dispone lo stesso e che gli ha permesso di godere dell’oggettivo giudizio di forza nei suoi confronti. I numeri del Tomori rossonero, infatti, non mentono e raccontano di un difensore di grande qualità e affidabilità. Il Milan e l'inglese si sono scelti un anno e mezzo fa: i primi 6 mesi di prestito, valsi come primo approccio, sono andati benissimo e hanno convinto il giocatore a rimanere e il club a riscattarlo. In questa stagione, quindi, il difensore inglese è cresciuto in maniera incredibile ed è stato fondamentale per la conquista dello scudetto del Milan. Anche per questo motivo, sono iniziati da alcune settimane i dialoghi per il suo prolungamento (CLICCA QUI PER L'ANTICIPAZIONE) : il difensore ha un contratto in scadenza al 2025 ed il suo entourage, in questo senso, ha già raggiunto una base d’intesa per estendere il contratto con adeguamento economico a oltre 3 milioni di euro più bonus. La fase conclusiva dell'affare, tuttavia, non richiede fretta e verrà formalizzata con la firma nelle prossime settimane.
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