FOCUS MN - Brugge-Milano, destinazione sogno con San Siro nel destino: Jashari vuole prendersi il centrocampo del Milan

C’è un filo sottile che lega la città di Bruges a Milano. Un viaggio non solo geografico ma anche simbolico, quello che Ardon Jashari sogna di completare quest'estate per diventare il nuovo regista del Milan targato Massimiliano Allegri.
San Siro nel destino
Nel destino di Ardon Jashari c'è sempre stato San Siro. In un'interessante intervista rilasciata qualche tempo fa ai colleghi di HNL, infatti, il centrocampista svizzero ha svelato che: "Da bambino sono andato a vedere Milan-Barcellona. Ero in cima al terzo anello e avevo 8 anni. Ma da quel giorno giocare a San Siro è sempre stato il mio sogno. Quest'anno ci sono stato da avversario. Ho alzato gli occhi e ho visto quell'imponente muro nero, la Curva Sud del Milan. Ero orgoglioso di essere lì". E chissà che non possa diventarlo più spesso, anche perché il Milan vuole a tutti i costi Jashari, e il senitmento è ricambiato, anche perché lo svizzero avrebbe chiesto al Club Brugge di essere ceduto per realizzare il suo sogno d'infanzia.
San Siro nel destino, si diceva, e non è una frase fatta quando si parla del classe 2002, anche oltre a non aver mai nascosto la sua ammirazione per la Scala del Calcio, Jashari ha anche sempre confessato un debole per le atmosfere calde e intense, per quegli stadi dove la pressione si trasforma in adrenalina. E nulla più di quello rossonero incarna questa miscela di emozione, storia e responsabilità che un giovane leader come lo svizzero ha intenzione di vivere per compiere il definitivo salto di qualità in carriera.
Visione di gioco, personalità e corsa: Ardon Jashari vuole prendersi il centrocampo del Milan
Stando a quanto appreso dalla redazione di MilanNews.it, dopo Luka Modric e Samuele Ricci, il Milan insisterà per Ardon Jashari presentando una nuova offerta al Club Brugge (LEGGI QUI), ma ci vorrà pazienza, anche perché quella belga è una bottega cara, anzi, carissima.
Lo svizzero è però il calciatore che fa al caso del nuovo centrocampo di Max Allegri. Mancino di piede, l'MVP dell'ultima Jupiler League è un calciatore giovane ma già leader, che unisce qualità e intensità: sa impostare, ma anche rompere il gioco e recuperare palloni. Mezz'ala o anche play, all'occorrenza arretra dando una mano ai centrali di difesa e imposta il gioco, testa alta e bel lancio. Ha chiuso la stagione al Club Brugge con 52 presenze, segnando 4 reti e servendo 6 assist. Di fatto una sorta di jolly, perfetto per una squadra che punta su più moduli. Di base, col Brugge che ha adottato un 4-2-3-1, Jashari era uno dei due giocatori davanti alla difesa. Nel Milan di Allegri, che giocherà molto probabilmente il 4-3-3, lo svizzero, battezzato da molti come "il nuovo Xhaka", potrebbe essere impiegato sia da mediano davanti alla difesa che da mezz'ala, risultando essere così una risorsa fondamentale per il nuovo corso che sta nascendo.

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