Giocare in 11 e non in 10+1: MIke Maignan, anatomia di un campione

Giocare in 11 e non in 10+1: MIke Maignan, anatomia di un campioneMilanNews.it
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mercoledì 4 maggio 2022, 20:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Alzi la mano chi ad inizio anno si sarebbe aspettato un rendimento del genere da parte di Mike Maignan. Probabilmente neanche il più inguaribile degli ottimisti avrebbe potuto pronosticare un impatto del genere dell'estremo difensore ex Lille in questa stagione rossonera. La sensazione, che di partita in partita è diventata un qualcosa sempre più vicino alla certezza, è che a difendere i pali della porta del Milan ci sia un vero e proprio campione. Un giocatore assolutamente al passo con i tempi, non solo estremamente efficace tra i pali, ma vero uomo in più fuori. Di norma in una partita si gioca in 10 giocatori di movimento, più uno, il portiere: da quando c'è Mike Maignan invece la squadra di mister Pioli gioca in 11, non in 10+1.

La grandezza del francese va oltre lo strepitoso assist fornito a Leao per il gol vittoria in Milan-Sampdoria, ma nel modo in cui riesce a dare il suo enorme contributo in fase di possesso in ogni sfida. Quando gli avversari vengono alti a pressare i due centrali, o il mediano che scende giù per provare ad impostare, la squadra sa di avere una soluzione in più, che in Italia non ha nessuno: palla a Mike, palla in cassaforte. Dopo ogni match di campionato, andando a leggere le statistiche fornite dalla Lega Serie A, il dato sull'indice di verticalità (Numero di giocatori avversari superati da un passaggio verticale. Calcolato solo se il passaggio è andato a buon fine. Dà idea di quanto un giocatore tenda a superare le linee di pressione avversarie, ndr) vede sempre tra i protagonisti il numero 16 del Milan. Un portiere con i piedi da centrocampista, tant'è che durante il periodo in cui è rimasto fuori per il problema al polso, ha raccontato a più riprese il nostro Pietro Mazzara, a Milanello veniva comunque utilizzato in alcune esercitazioni come giocatore di movimento proprio grazie alla sua grande abilità nel lancio e nella gestione del pallone. 

Le statistiche e i numeri ovviamente sono dalla sua parte: in campionato solo 8 gol subiti nel 2022, 15 clean sheet in 29 partite di Serie A: più del 50% dei match con la rete inviolata. Nelle ultime uscite sta mettendo quasi sempre le sue manone sul risultato: a Torino su Vojvoda, su Cabral contro la Fiorentina sono solo due dei tanti interventi decisivi del francese. Che in estate ha scelto di vestire il rossonero senza alcun dubbio, mentre il suo predecessore lasciava Milano alimentando sogghigni e sorrisetti un po' in tutta Italia: le varie tabelle e classifiche con l'addio di Donnarumma davano al Milan dai 10 ai 15 punti in meno, poi il campo ha detto tutt'altro. Se la squadra di mister Pioli è in testa al campionato a tre giornate dalla fine, ancora in lotta per un sogno lo deve anche, e soprattutto, ad uno dei campioni in rosa: Mike Maignan.