Giroud: "Ho fame di vincere con il Milan, abbiamo le qualità per lo Scudetto. Ibra? Aspettano che ci togliamo di mezzo..."

Giroud: "Ho fame di vincere con il Milan, abbiamo le qualità per lo Scudetto. Ibra? Aspettano che ci togliamo di mezzo..."
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 26 settembre 2021, 11:55Primo Piano
di Antonello Gioia

Olivier Giroud, attaccante rossonero, ha rilasciato un'intervista alla testata francese Telefoot, soffermandosi su alcuni temi che riguardano sia il Milan che la sua nazionale: "Sono successe molte cose nelle ultime settimane e negli ultimi mesi. Milan? Sceglierlo era ovvio, non c'erano nemmeno 15 club interessati a prendermi. Ero tifoso del grande Milan quando ero più giovane, quello di Papin, Van Basten, Baresi. Per me è un grande orgoglio aver potuto firmare in questo club. Spero di divertirmi qui".

Sull'accoglienza a Milano: "L'accoglienza che ho ricevuto è stata meravigliosa. Sono stato accolto come in famiglia. Ho fatto un ottimo esordio, lì mi trovo molto bene e ho fame di vincere con il Milan".

Sul primo goal con il Milan: "Era una cosa che non mi succedeva da metà marzo. È stata una sensazione di felicità giocare da titolare e divertirmi come nella mia prima giovinezza. Non credo che avrei potuto chiedere di meglio, sinceramente."

Su Ibrahimovic: "Zlatan, è un monumento. Si aspettano che ci togliamo di mezzo. Spero di metterci più di lui, sì. Questo significherà che ci sarà tra noi una vera competizione".

Sull'obiettivo di reti stagionali: "È sui 15 gol, questo è il numero che ipotizzo. Se gioco tutte le partite, sì..."

Sullo Scudetto: "Lo spero. Abbiamo le qualità, i giovani. Penso che quest'anno abbiamo tutte le possibilità, con il gruppo che abbiamo. Quindi è un obiettivo chiaro, netto e preciso".

Sulla Francia: "Non so se possiamo dire che abbiamo già digerito l'eliminazione dagli Europei, ci resta ancora un po' in gola. Dobbiamo voltare pagina... Non convocato a settembre? Sì, la cosa mi ha sorpreso, un po'. Soprattutto il fatto di non essere stato informato prima. Ma ecco, è così. Dobbiamo ancora una volta andare avanti e vedremo cosa riserva il futuro. Siamo più felici quando siamo in campo, giochiamo e aiutiamo la squadra. Ma ecco, ci sono delle scelte lì e devi rispettarle e deve esser così. Prossime convocazioni? Vedremo. Come al solito, non dobbiamo preoccuparci. Se chiamiamo me, farò del mio meglio per aiutare la squadra. Perché non provare ad avvicinarsi un po' a Henry?! Ma sarà il futuro a dircelo".

Sulla Premier League: "La Premier League mi piaceva molto. Ma a un certo punto abbiamo dovuto prendere una decisione. Gli ultimi tre mesi che ho vissuto lì, e poi l'avevo detto all'allenatore, a Tuchel, sono stati troppo difficili. Quindi per me è stato scontato lasciare il Chelsea. Ho voltato pagina, con emozione e momenti bellissimi trascorsi. Alcuni buoni, altri meno buoni, ma c'erano comunque tre bei titoli”.