GOURCUFF, la quotazione è alle stelle

GOURCUFF, la quotazione è alle stelle
martedì 14 ottobre 2008, 07:09Primo Piano
di Milannews Redazione

Quello che al Milan si era presentato come un timido ragazzino forse non ancora pronto per ritagliarsi un ruolo da protagonista in un club di primo livello, al Bordeaux sembra essersi trasformato in un autentico trascinatore, tanto da guadagnarsi in poche settimane una maglia da titolare nella nazionale francese oltre che i galloni di giocatore più rappresentativo del club girondino.

L'aria di casa, la fiducia incondizionata e la possibilità di giocare sempre e comunque da titolare gli hanno fatto bene; l'inizio di stagione con la maglia del Bordeaux ha riportato Gourcuff ai tempi in cui venne ribattezzato il "nuovo Zidane", un gol alla prima giornata di campionato ed un altro molto bello in Champions contro la Roma lo hanno completamente rilanciato, e sabato sera con la maglia della nazionale francese sono stati un suo assist ed un suo magnifico gol a salvare la traballante panchina di Domenech.



Gourcuff non è e non sarà mai il "nuovo Zidane" (epiteto che probabilmente gli è anche pesato parecchio), ma certo quest'anno è sbocciato secondo le attese, confermando in pieno quel talento cristallino che aveva destato l'interesse del Milan due anni e mezzo fa. Al Bordeaux Gourcuff ha ritrovato quel ruolo da mezzapunta che più gli si addice, e sembra essersi definitivamente scrollato di dosso quella timidezza caratteriale ma anche tecnica che lo aveva portato a vivacchiare ai margini della rosa rossonera.

Ora invece il suo valore sul mercato è cresciuto in maniera esponenziale, ed il Milan può considerarlo una sorta di "tesoretto" virtuale. Perchè il prossimo giugno via Turati potrebbe decidere di riportarlo a Milanello ed inserire definitivamente nel progetto rossonero un giocatore finalmente pronto, mentre se il Bordeaux volesse riscattarlo dovrebbe sborsare a Galliani non meno di 15 milioni, che rappresenterebbero per il Milan una plusvalenza di 11 visti i 4 milioni investiti per acquistarlo. E in tempi di crisi, 11 milioni non sono certo pochi.