I numeri dell'estate rossonera - 5 (+5): come imposta il nuovo Milan di Stefano Pioli

I numeri dell'estate rossonera - 5 (+5): come imposta il nuovo Milan di Stefano PioliMilanNews.it
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domenica 10 settembre 2023, 16:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Continua il nostro appuntamento con i numeri dell'estate rossonera! Numero 5 (+5): il nuovo modo di impostare del Milan.

Al termine di Roma-Milan, ultima partita prima della sosta, mister Pioli rispondeva così ai giornalisti in studio sulla posizione piuttosto curiosa dei terzini in fase di costruzione: "Noi vogliamo costruire con Mike + 5 giocatori. Poi che sia 4+1, 3+2 o 2+3… Ormai i ragazzi sanno leggere gli spazi e sanno come escono gli avversari. Sono meccanismi che stiamo cercando di trovare. Oggi abbiamo fissato un po’ più dentro Calabria e abbiamo lasciato più possibilità a Theo di leggere gli spazi e credo che l’abbiamo gestita bene".

Principi vecchi, ovvero saper riconoscere spazi e situazioni, principi nuovi, possibili ai nuovi arrivi e alle loro caratteristiche. Innanzitutto ora la fascia destra, con Pulisic e Chukwueze, può puntare ad essere pericolosa come la fascia sinistra. Niente più Milan pendente da un solo lato, ma con potenzialità offensive in equilibrio tra i due lati. In più, centrocampisti capaci sia di dialogare che di buttarsi dentro e riempire l'area: è importante portare più uomini possibile all'interno dei 16 metri avversari.

Inoltre, c'è un minimo comune denominatore: i giocatori offensivi devono essere devastanti nell'uno contro uno e nella creazione della superiorità numerica. Conduzione palla in progressione, sgasate improvvise, scambi nello stretto e movimenti utili a portare via uomini: non c'è più solo un modo per riuscirci. Leao, Pulisic, Theo, Reijnders e Loftus-Cheek (in attesa di scoprire Okafor, Chukwueze e Musah) hanno dimostrato di essere di alto livello in questi fondamentali.

E gli altri? Beh, 5+5. Il primo blocco di giocatori, i 4 difensori più Krunic (con Reijnders che spesso fa da spola tra le due "zone"), attira l'avversario, palleggia, si scambia di posizione (con il 3+2 Calabria va a fare il mediano, Theo dà ampiezza nei tre pronto ad attaccare lo spazio che si crea nel caso i centrocampisti avversari dovessero salire su una delle nostre mezzali) e cerca con pazienza il varco giusto per trovare uno dei 5 "offensivi" tra le linee. A quel punto se a ricevere è la mezzala può sfondare centralmente e cercare il dialogo con la punta che viene incontro (l'azione tra Loftus-Cheek e Giroud che ha portato al rigore in Roma-Milan) così come innescare una delle due ali, se invece viene trovato l'esterno può andare in azione personale puntando, può andare in orizzontale per la mezzala oppure può anche darla dietro, attirando il terzino predisposto alla marcatura (Leao e Pulisic fanno paura agli avversari che mettono un uomo, almeno, fisso in marcatura), e poi attaccare la profondità cercando di chiudere l'uno-due.

Il succo è che con queste posizioni particolari in campo l'avversario è costretto a scegliere dove concentrare il pressing o la chiusura, lasciando fisiologicamente una delle altre opzioni meno coperta. Un grande passo avanti rispetto al Milan monocorde della passata stagione, troppo dipendente dai due campioni della fascia sinistra. Le idee di Pioli hanno attecchito subito, segno che i giocatori sono innanzitutto di qualità, ma soprattutto che il gruppo è in piena sintonia con il mister.

Ringraziamo infine Donatello Gerardi, lettore ma soprattutto amico di MilanNews, per la lavagna tattica che trovate a fine pezzo.